Le problematiche che
affliggono il quadrilatero di San Salvario, nelle fasce orarie interessate dal
fenomeno della cosiddetta “Movida”, sono ormai note da lungo tempo, sia all’opinione
pubblica, sia alle istituzioni competenti in merito: amministrazione ed
autorità di pubblica sicurezza. Eppure, non si può, in tutta onestà, affermare
che, nel tempo, la situazione sia sensibilmente migliorata, anzi con la
chiusura dei locali dei Murazzi e la conseguente migrazione della
frequentazione notturna verso S. Salvario, si è decisamente aggravata,
accrescendo il senso di frustrazione ed impotenza, sia da parte dei cittadini
che da parte dell’amministrazione circoscrizionale.
Il progressivo incremento
della densità di locali di intrattenimento notturno nell’area, non
adeguatamente monitorato e regolamentato (da parte dell’amministrazione vi è
stato, senza dubbio, un deficit di attenzione nella concessione di un numero
eccessivo di licenze, in quell’area), ha minato la qualità della vita dei
residenti, mettendo a repentaglio la loro privacy e la loro salute, a causa
dell’inquinamento acustico provocato dal gran numero di persone che frequentano
i suddetti luoghi. La frequente mancanza nell’osservanza delle regole
fondamentali di convivenza civile, in tali frangenti, induce criticità alla
viabilità stradale, quale l’assenza di parcheggi per i residenti, nonché
problematiche inerenti all’igiene, alla legalità ed all’ordine pubblico;
contestualmente si ravvisano gravi fenomeni di spaccio di sostanze
stupefacenti, insistenti nella zona, solo in parte riconducibili alle
sopraesposte problematiche (lo spaccio è storicamente diffuso e non solo in
quell’area, ma in tutto il quartiere).
Il tema politico non
è più “movida sì” o “movida no”, bensì è in gioco la questione della capacità,
da parte delle istituzioni, di esercitare il dovuto grado di controllo su una
porzione di territorio che, in determinati momenti della settimana, appare soggetto
ad illegalità diffusa ed al venire meno delle regole di convivenza civile, non
per sola responsabilità dei locali, ma, soprattutto, per l’inciviltà dei loro
avventori.
E’ inutile negare questa realtà, ma non è superfluo
ricordare come l’amministrazione circoscrizionale abbia costantemente e
costruttivamente agito, battendo tutte le strade a sua disposizione, per
contrastare la negatività di questi fenomeni ed, allo stresso tempo, come le
sue competenze e la sua capacità operativa siano gravissimamente limitate.
Recenti fatti, quali l’interessamento del Vescovo al
problema (peraltro alquanto problematico sotto il profilo dell’opportunità),
l’azione spettacolare contro lo spaccio nella zona di Largo Saluzzo (ovviamente
di per sé assolutamente apprezzabile), l’uscita di articoli e servizi su
diversi organi di informazione hanno provocato la sovresposizione mediatica del
problema, che, se da una lato ha permesso di mantenere i riflettori puntati sul
tema, rischia di essere un “fuoco di paglia” che non porterà alcun reale beneficio
a lungo termine al territorio, anzi, di fornire un’immagine distorta ed
inaffidabile della realtà del quartiere e dell’attività dell’amministrazione.
Il gruppo del Partito Democratico della Circoscrizione
VIII, naturalmente, conferma la disponibilità ad impegnarsi in tutti i modi,
interloquendo con l’amministrazione centrale e con tutti i soggetti disponibili
a confrontarsi costruttivamente, per
garantire la legalità e per migliorare la qualità della vita nel territorio.
Eppure, i nostri sforzi rischiano di continuare ad essere vani se non
adeguatamente supportati dall’ascolto e dall’azione delle autorità che hanno in
mano le competenze necessarie per affrontare di petto le suddette criticità.
Il contributo di proposta e di stimolo da parte
dell’amministrazione territoriale è stato ricco e puntuale. Molte delle
richieste della Circoscrizione VIII sono state sintetizzate nell’ordine del
giorno, approvato all’unanimità lo scorso 17 luglio (Doc. n. 58/13), avente per
oggetto “CONTRO GLI ECCESSI LEGATI ALLA MOVIDA”.
Osservando che il nuovo regolamento di Polizia Urbana
consente, potenzialmente, di contenere le maggiori criticità citate, a patto
che si sia in grado di implementare un regime di controlli adeguato, le nostre
richieste, nei confronti del Sindaco, degli Assessori Competenti e delle
Autorità di pubblica sicurezza, sono, in sintesi, le seguenti
1)
- Orari: Limitazione agli orari dei locali che maggiormente creano disturbo, in accordo con i regolamenti vigenti.
- PIA: Dare seguito alla richiesta della Circoscrizione, attraverso due ordini del giorno, di un Piano Integrato d’Ambito (PIA), nell’area storica di S. Salvario, così da poter predisporre una pianificazione più accurata dell’occupazione di suolo pubblico da parte delle attività commerciali. Si accoglie molto positivamente la partenza dell’iter di istituzione dello stesso.
- Viabilità: Riservare, tramite un confronto coi residenti dell’area, un numero ragionevole di parcheggi all’interno del quadrilatero di San Salvario, per i residenti stessi ed istituire una zona a traffico limitato per soli residenti nello stesso quadrilatero. Tutto ciò deve essere realizzato in un’ottica complessiva e razionale che tenga conto delle ricadute anche sulle zone circostanti.
- Antibivacco: Estendere in tutto il quadrilatero di San Salvario la cosiddetta “ordinanza antibivacco”.
- Polizia Municipale: Riorganizzazione del servizio della Polizia Municipale, in modo tale da incrementare la presenza costante e continua di Vigili Urbani nelle ore serali e notturne, al fine di garantire la legalità ed il controllo del territorio, all’interno delle aree più critiche.
- Ordine Pubblico: Richiedere, nei confronti della Autorità di Pubblica Sicurezza, a cominciare dal Prefetto (già più volte sollecitato), che la zona “calda” nei giorni e nelle fasce orarie interessate dal problema, venga presidiata in modo costante e continuativo da parte delle forze dell’ordine, e non solo con interventi “una tantum”. In particolare, si richiede la presenza di un Posto di Polizia Mobile che stazioni presso Largo Saluzzo.
Di tutte queste richieste, sembra che solo il PIA stia
proseguendo il suo iter in modo positivo.
Inoltre, a fronte di interventi emergenziali,
assolutamente necessari, è fondamentale una riflessione complessiva e di
prospettiva, su quella zona del quartiere con uno sguardo rivolto al futuro,
immaginando quale possa essere il suo sviluppo e la sua futura vocazione,
altrimenti si corre il serio rischio di incorrere in una desertificazione
commerciale e sociale, nel momento in cui le “mode” indirizzeranno la
frequentazione notturna verso altre zone della città.
Da questo punto di vista, la Circoscrizione si impegna,
di concerto con l’assessorato e le realtà associative del territorio, ad
avviare iniziative volte alle ricostruzione, almeno parziale, di quel tessuto
artigianale e commerciale che, storicamente, ha contraddistinto quella zona di
quartiere ed il cui venire meno ha aperto la strada alla riduzione della
vocazione del quartiere ad una caratterizzazione quasi esclusivamente notturna.
In tale senso, si ritiene fondamentale ricostruire una vocazione diurna per il
quartiere.
Sulla risoluzione delle problematiche esposte e sulla
soddisfazione delle nostre richieste, chiediamo degli impegni PRECISI E
VERIFICABILI e vigileremo in modo costante e propositivo, ma anche critico e
puntuale, nei confronti delle autorità competenti, sperando in un deciso cambio
di passo.
Il Gruppo del
Partito Democratico della Circoscrizione VIII