DEMOCRAZIA, LEGALITA', PROGRESSO

domenica 23 giugno 2013

ALTrE PROSPETTIVE ALLA SCOPERTA DI KITEGEN!!!

Cari lettori,
nella giornata di ieri (22/06/2013) si è svolta la visita, organizzata dal sottoscritto per l'Associazione ALTrE PROSPETTIVE, presso il sito sperimentale di KiteGen.

L'on. Francesca Bonomo, Presidente di ALTrE PROSPETTIVE.
Si tratta di una tecnologia rivoluzionaria che, se potesse evolversi in una diffusa applicazione, potrebbe costituire un passo da gigante per risolvere i problemi energetici dell'umanità; utilizzando un'ala (una sorta di aquilone) spedita in quota, è possibile ricavare energia dai venti troposferici, molto più potenti e costanti rispetto a quelli di superficie, sfruttabili dalle pale eoliche tradizionali.

Alla visita hanno partecipato la nostra presidente on. Francesca Bonomo ed altri due parlamentari: on. Mino Taricco ed on. Chiara Braga, perché il fine dell'iniziativa era di mettere i massimi responsabili dell'indirizzo politico della nazione a conoscenza ed in contatto con questa straordinaria opportunità, affinché possano contribuire a sostenerla in sede politica e governativa.

Il Generatore Sperimentale KiteGen di Sommariva Perno.
Di seguito

L'iniziativa è riuscita molto bene e siamo rimasti tutti impressionati dalle potenzialità di questo strumento. Continueremo a seguire e sostenere il progetto e vi terremo informati sugli sviluppi.

R. C. G. Tassone


L'ideatore di KiteGen, Ing. Massimo Ippolito, l'on Mino Taricco ed il dott. Marcello Corongiu.


venerdì 21 giugno 2013

KiteGen: La nuova rivoluzione energetica

L’Associazione “ALTrE PROSPETTIVE” è costantemente alla ricerca di soluzioni innovative in ogni campo, per offrire alla politica delle nuove strade per affrontare e risolvere i problemi della comunità. In questi momenti di così grave difficoltà politica, è importante non dimenticare di sostenere quelle idee concrete volte a favorire il progresso economico e sociale, tali da poter dare una prospettiva per uscire dalla crisi attuale.

Anche se, in genere, non emerge nel dibattito pubblico quotidiano, uno dei fattori che maggiormente influenzano l’andamento dell’economia è l’approvvigionamento energetico. Un tempo, lo sfruttamento dei combustibili fossili era particolarmente favorevole, in termini di dispendio energetico ed economico per estrarli e trattarli. Grazie a questa condizione favorevole, ossia la disponibilità di una grande quantità di energia a basso costo, si è potuta sviluppare la nostra società nel corso degli ultimi secoli; l’accessibilità energetica ha costituito uno degli elementi fondamentali dello sviluppo economico e del sostentamento dello stato sociale che oggi conosciamo. In tale scenario, è stata la grande quantità di energia che si poteva estrarre dai combustibili fossili, con relativa facilità, ad avere permesso questo modello di sviluppo e questo livello di benessere sociale (erogazione delle pensioni, ecc.). Non dobbiamo infatti dimenticare che la richiesta di energia è trasversale a qualsiasi attività umana, ossia per fare qualsiasi “cosa” abbiamo bisogno di energia da “consumare”. Secondo tale teoria, il modello attuale di sviluppo è entrato in crisi nel momento in cui la resa economica ed energetica dei combustibili fossili è precipitata, in quanto le risorse più “facili” da sfruttare sono state completamente sfruttate ed ora occorre molta più energia e risorse economiche per estrarre i combustibili fossili; ulteriore aggravio del problema è la crescita della domanda energetica proveniente dalle nuove potenze economiche che si stanno affermando, senza dimenticare le criticità di tipo ambientale. In queste condizioni, il modello di sviluppo basato sullo sfruttamento dei combustibili fossili è entrato in grave crisi.

Purtroppo le fonti rinnovabili sfruttate (e sfruttabili) fino a questo momento, a cominciare dal solare fotovoltaico, da sole, non si sono dimostrate competitive per fornire una reale alternativa.

Ma c’è una nuova idea che potrebbe ribaltare la situazione, che è stata sviluppata da un gruppo di ricercatori raggruppati nella società KiteGen Research s.r.l., da essi fondata. Il progetto KiteGen si basa su un’idea a suo modo rivoluzionaria, ossia di sfruttare l’energia eolica contenuta, non nei venti di superficie, assai deboli ed incostanti, ma nei cosiddetti venti d’alta quota (troposferici) estremamente più potenti e stabili. La quantità di energia contenuta nell’atmosfera in questa forma è sterminata e se fosse possibile sfruttarla, si potrebbero, forse, risolvere i problemi energetici dell’umanità. Ciò non può venire realizzato con pale eoliche tradizionali, per limiti strutturali, così i ricercatori di KiteGen hanno elaborato una tecnologia innovativa; in estrema sintesi, nella configurazione base (detta “Steam”), un aquilone, spedito in quota, viene trascinato dai venti troposferici, srotolando una fune, ad esso solidale, che attiva un alternatore. Le ricerche sul KiteGen sono già in fase molto avanzata, ma è importante sostenerle affinché tale tecnologia energetica diventi al più pesto sfruttabile per applicazione su scala industriale.

In ragione di tutto ciò, l’Associazione “ALTrE PROSPETTIVE” si è fortemente interessata al progetto ed ha deciso di organizzare, attraverso la sua presidente on. Francesca Bonomo, in accordo coi responsabili del progetto KiteGen, una visita guidata al sito sperimentale di Sommariva Perno (CN), per un gruppo di parlamentari, di varie zone d’Italia, in modo da fare loro conoscere questa tecnologia. Tale visita avrà luogo il giorno 22/06/2013.



Riccardo Tassone per l’Associazione “ALTrE PROSPETTIVE: Vogliamo darci una mossa?”

sabato 1 giugno 2013

Ordine del giorno Dignità e Sicurezza

Cari lettori,
vi propongo il seguente o. d. g. approvato, a larghissima maggioranza, dal Consiglio dell'VIII Circoscrizione, lo scorso 29 Maggio, che presenta il sottoscritto come primo firmatario, ma è stato sottoscritto da quasi tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza.
Non sto ad illustrarvelo perchè lo potete leggere sotto. Ci tengo solo a specificare il motivo per cui ho sentito il bisogno di proporre al consiglio quest'atto. Nelle ultime settimane si sono verificati dei nuovi atti di violenza nella zona dei cantiere dell'Alta Velocità di Chiomonte, a differenza del passato, però, direttamente contro i LAVORATORI e le attrezzature del cantiere, provocando il ferimento di un autista. Inoltre il comunicato di rivendicazione, che è comparso sul sito ufficiale del Movimento NO TAV, lascia intendere la possibilità che vengano perpetrati nuovi atti di violenza. Ora, senza voler entrare nel merito della bontà o meno del progetto TAV (sul quale, io stesso ad esempio, nutro alcuni dubbi), è assolutamente inaccettabile la violenza in sé, peggio ancora quando colpisce persone che non hanno altre colpe che svolgere legittimamente il proprio lavoro. Credo che dobbiamo compiere ogni sforzo affinché chi ha responsabilità nella vita pubblica si impegni con l'azione e con gli esempi a contribuire a smorzare il grave clima di tensione montante nel paese, a cominciare, nel nostro piccolissimo, ossia il nostro consiglio. Questo il senso dell'o. d. g. riportato di seguito.




ORDINE DEL GIORNO
OGGETTO: Condanna aggressioni presso il cantiere TAV di Chiomonte e tutela della dignità e sicurezza del lavoro.


                                                                                             PREMESSO CHE
-    Nel corso della notte tra il 7 e l’8 maggio, un automezzo, appartenente alla ditta “Martina Service”, ha subito un agguato, mentre rientrava dal cantiere TAV di Chiomonte, diretto verso Susa.
-         L’agguato è consistito, principalmente, nel lancio di pietre verso l’automezzo da parte di un gruppo di persone incappucciate.
-         In conseguenza dell’attacco, i vetri del veicolo sono stati infranti ed il conducente è rimasto ferito alla testa ed all’addome, così da dover venire medicato presso l’ospedale di Susa.


                                                                                            CONSIDERATO CHE
Sul sito web ufficiale del movimento NO TAV (notav.info) è apparso un comunicato di rivendicazione dell’agguato, di cui si riporta integralmente il testo:
“Ieri notte anonimi hanno fatto un po’ di paura a chi persevera nell’intento di devastare la Val Clarea. Un mezzo della ditta Martina Service che opera all’interno del cantiere dell’alta Velocità è stato danneggiato e il devastatore che ne era alla guida lamenta alcune escoriazioni e un po’ di paura.
Il solido codazzo di sindacalisti e politicanti schifosi non ha perso tempo nel rilasciare dichiarazioni roboanti e di condanna, dando continuità al teatrino bipartisan.
Ciò che è successo non è nulla di straordinario, semplicemente il continuare a mettere in pratica il boicottaggio attivo del cantiere poichè la campagna “c’è lavoro e lavoro” non è un vuoto slogan, ma un obiettivo che va praticato ogni qualvolta se ne presenti l’occasione.
Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità: chi devasta la Valle non può pensare di farlo in maniera indisturbata, come se fosse un lavoro come tanti altri.
In gioco ci sono il futuro di una valle intera, delle persone che la abitano e che hanno deciso molti anni fa di difenderla.
In vista di un’estate di lotta che sta per cominciare, siamo sicuri che ci saranno altre occasioni per continuare l’opera di boicottaggio attivo.
A sarà dura!”

                                                                            OSSERVATO CHE IL SUDDETTO COMUNICATO
-         Minimizza questi gravissimi atti e rivolge insulti all’operaio vittima dell’agguato.
-         Rivolge insulti a un numero imprecisato di sindacalisti e politici.
-         Definisce il fatto “boicottaggio attivo”.
-         Lascia intendere che verranno portate avanti ulteriori azioni, volte a “boicottare” i lavori presso ed in vicinanza del cantiere TAV.
                                                                            
                                                                                       RILEVATO, INOLTRE, CHE
-         Nel corso della notte fra il 13 e 14 maggio, sì è verificato un secondo attacco, che risulta, per le modalità, essere stato accuratamente pianificato, rivolto direttamente contro il cantiere TAV di Chiomonte; esso è stato soggetto a danneggiamento mediante il lancio di bombe molotov che hanno provocato la distruzione di alcune attrezzature presenti all’interno del perimetro del cantiere.
-         La DIGOS ha definito il suddetto attacco “gravissimo, per le modalità e per il pericolo nei confronti delle persone all’interno del cantiere”.
-         Il Procuratore Capo della Repubblica di Torino, dott. Giancarlo Caselli, ha dichiarato: «il recente attacco al cantiere TAV non è stato un fatto qualunque, chi vuole minimizzare lo fa per propaganda, noi lavoriamo sui fatti e abbiamo elementi che fanno pensare diversamente». 

                                                                                            VALUTATO CHE
-         Il dissenso nei confronti della realizzazione di un’opera pubblica o privata è totalmente legittimo, fin tanto che si concretizza mediante atti che rientrino nel perimetro della legalità e, comunque, non può giustificare alcun atto di VIOLENZA nei confronti dei cittadini, delle istituzioni o dei lavoratori.
-         In particolare, per quanto gli atti di violenza non siano certamente riconducibili al movimento NO TAV nel suo complesso, di cui non si mette in dubbio la natura pacifica, almeno per la grande maggioranza dei suoi membri, né si intenda entrare nel merito dei rapporti fra gli autori di questi atti con il movimento stesso (la cui valutazione è di competenza esclusiva dell’Autorità Giudiziaria), è particolarmente grave che il suddetto comunicato delirante sia apparso sul sito ufficiale del movimento.
-         L’unica colpa del conducente del mezzo ferito era quella di svolgere legittimamente il proprio lavoro.
-         Il lavoro delle persone deve SEMPRE essere rispettato e deve sempre potersi svolgere nelle condizioni di massima sicurezza possibile, a prescindere dall’opinione che si può avere sulla natura o le finalità del lavoro stesso.
-         Nel paese tutto, è presente un pesante e pericoloso clima di tensione, causato dall’incidenza della crisi economica e sociale e della precaria situazione politica, come dimostra il recente attentato nei confronti di tutori dell’ordine, nei pressi di Palazzo Chigi.
-         Dovrebbe essere obiettivo di TUTTI contribuire a smorzare tale clima di tensione, con tutti i mezzi possibili, a cominciare dai comportamenti e dalle dichiarazioni individuali.

                                                                        IL CONSIGLIO DELL’VIII CIRCOSCRIZIONE
-         ESPRIME piena solidarietà al lavoratore oggetto dell’agguato suddetto.
-         RIBADISCE la piena dignità del lavoro delle persone e ne RICHIEDE il rispetto in ogni circostanza.
-         CONDANNA, senza tentennamenti, ogni forma di violenza, in particolare, ma non limitatamente, nel territorio della Val Susa e RIBADISCE con forza il principio del rispetto della legalità in ogni frangente.
-         SOTTOLINEA la piena legittimità del dissenso rispetto alla realizzazione di qualsivoglia opera pubblica o privata, fintanto che esso si esprime in forme coerenti con la legge ed il rispetto delle persone e delle istituzioni.
-         ESPRIME preoccupazione per il clima di tensione montante nel paese e RIVOLGE un accorato appello a TUTTI gli attori della vita politica ed istituzionale a non esasperare i toni, onde contribuire a smorzare il suddetto clima di tensione.

Primo firmatario: Riccardo Tassone (Capogruppo Partito Democratico)


Torino, 22/05/2013 



R. C. G. Tassone