DEMOCRAZIA, LEGALITA', PROGRESSO

lunedì 31 dicembre 2012

PRIMARIE: RINGRAZIAMENTI E CONSIDERAZIONI…



Mi permetterete di proporvi una brevissima riflessione circa l’esito delle Primarie per i Parlamentari in Provincia di Torino ed, in particolare, circa il successo ottenuto da Francesca Bonomo.



È doveroso esordire con i ringraziamenti.

Ringrazio, innanzi tutto, il Partito Democratico ed il Segretario Bersani che ha voluto implementare questo strumento, pur imperfetto nelle modalità e nelle date, come dirò più avanti, ma che costituirà una pietra miliare dell’evoluzione della Democrazia in Italia.

Come al solito, non si possono non ringraziare le centinaia di volontari che hanno reso tutto ciò possibile.

Ringrazio Francesca per essersi voluta mettere in gioco in una competizione il cui esito non era affatto scontato, anzi…

Ringrazio i Giovani Democratici che sono riusciti a convergere, finalmente, in modo compatto, su una proposta unitaria e credibile.

Ringrazio i ragazzi di ALTrE PROSPETTIVE che, con tenacia ed un pizzico di follia, sono riusciti nell’impresa titanica di lanciare la propria Presidente in questa competizione così “statica”.

Ed, infine, ringrazio tutti i 3829 amici, elettori, in particolare, per quanto mi riguarda, quelli della Circoscrizione 8 (dove Francesca è risultata la secondo candidata più votato, la primo nel mio seggio), che hanno creduto in questo progetto e l’hanno reso possibile.

Che dire, dunque?

Innanzi tutto, esordisco col dire che, come al solito, i regolamenti delle primarie erano tutt’altro che perfetti. Da un lato le modalità, ossia il dare la possibilità di votare solo a coloro che avevano già votato alle altre primarie ed agli iscritti 2011, dall’altro i tempi strettissimi della campagna e la data infelice scelta sono stati causa di gravi criticità che hanno limitato molto la partecipazione. Quali che fossero le ragioni che hanno indotto a maturare tali decisioni, è più che evidente che queste modalità hanno finito per favorire il voto “fidelizzato”, quello militante che ha premiato gli uomini di apparato, penalizzando, come più volte sottolineato da molti, il voto d’opinione. Credo che non sia un caso se, fra i piazzamenti migliori, ci siano stati quelli di nomi storici e di spicco nella dirigenza torinese.

Inoltre, sono rimasto davvero dispiaciuto del fatto che siano stati denunciati dei comportamenti non proprio commendevoli, da parti da alcuni candidati (http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/gravi-irregolarita-bufera-su-bragantini-8111.html, http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/dalluganda-vote-for-primarie-8152.html). Al di là degli episodi fisiologici (tempesta di SMS, ecc.), comunque non giustificabili, credo che sia importante evidenziare, una volta di più, come risulterebbe estremamente inopportuna l’utilizzazione dei mezzi del partito per sostenere le candidature di dirigenti del partito stesso. Si tratta di fatti gravi che, al più presto, dovranno essere discussi.

Tutto ciò, però, non fa che rendere più significativa l’affermazione di Francesca Bonomo. Candidata “outsider”, consigliera in un piccolo comune, è riuscita, in pochi giorni, grazie alla passione ed all’efficiente impegno dei Giovani Democratici a costruire un consenso che le ha permesso di risultare la seconda donna più votata.

Il voto a Francesca è stato indubbiamente un voto “di rottura”, è stata la concretizzazione della possibilità da parte degli elettori della Provincia di Torino, di dare un segnale forte al partito ed alla sua dirigenza. Come ha dichiarato oggi Francesca su Repubblica, ella ha “intercettato il voto di protesta di chi, nel PD, chiede il rinnovamento ed è stufo degli apparati (…)”. E, sebbene, come ho sottolineato, gli ”apparati” siano usciti in qualche misura rafforzati da questa competizione, di nuovo, dopo le ultime primarie, sono emersi dei segnali di vero rinnovamento, che non potranno essere ignorati.

Finalmente, i giovani hanno dimostrato di potere competere in questo partito, in particolare, i Giovani Democratici emergono come una organizzazione forte e compatta, che non potrà più essere ignorata, quando non sbeffeggiata (perché, ahimè, è accaduto anche questo), da alcuni dirigenti di partito…

Da oggi, cambia tutto…

Francesca è giovane ed il percorso che le si para davanti è lungo e accidentato, ma sono certo che riuscirà a percorrerlo in modo brillante conseguendo risultati importanti per il nostro paese. Ancora più lungo è il cammino che si para di fronte a tutti “noi”, dove con “noi” intendo tutti coloro che hanno reso tutto ciò possibile. Ma, da oggi, le cose sono cambiate e tutto diventa possibile.

In marcia, dunque, e buon 2013 a tutti…


R. C. G. Tassone
Vicecapogruppo PD, Circoscrizione 8
Tesoriere Federale dei Giovani Democratici

lunedì 24 dicembre 2012

MANDIAMO UNA 28ENNE IN PARLAMENTO!!!


Cari concittadini, care concittadine,
cari elettori, care elettrici,
cari amici, care amiche,
innanzi tutto, perdonami per non averti dato, per un po’, mie notizie e soprattutto lascia che auguri a tutti voi BUON NATALE!!!

Ma purtroppo, non possiamo oziare in festeggiamenti ;), perché siamo alla vigilia di un momento FONDAMENTALE. Il 24 febbraio si terranno le elezioni politiche, che costituiranno un un punto di svolta vitale per il futuro dell’Italia e dell’Europa dei prossimi anni ed, in queste partita elettorale, i temi del RINNOVAMENTO e della COMPETENZA saranno assolutamente centrali. Purtroppo, la legge elettorale in vigore, il famigerato “porcellum”, non consente di scegliere i propri parlamentari, ma il Partito Democratico ha deciso di DARE QUESTA POSSIBILITA’ AI PROPRI ELETTORI convocando, per SABATO 29, le PRIMARIE PER LA SCELTA DEI PARLAMENTARI!!! POTRANNO votare COLORO CHE HANNO VOTATO ALLE SCORSE PRIMARIE (25 novembre e 2 dicembre) e gli iscritti PD nel 2011 che abbiano rinnovato nel 2012. Si vota dalle 8 alle 21, qui trovate l’elenco dei seggi. SARA’ POSSIBILE ESPRIMERE 2 PREFERENZE: una DONNA ED UN UOMO…


Ma la notizia più importante è che alla competizione, con grande sforzo, siamo riusciti nell’impresa di candidare una RAGAZZA DI 28 ANNI!!!!!!!!!! Si tratta di Francesca BONOMO, Presidente dell’Associazione “ALTrE PROSPETTIVE” e candidata per i GIOVANI DEMOCRATICI!! Francesca è laureata in giurisprudenza, è consigliera del comune di Barbania, dove, si occupa principalmente di politiche giovanili ed associazionismo e, da oltre 10 anni, collabora con un’associazione torinese che si occupa di stare vicino agli ultimi, ai più deboli, a quelli che nelle nostre città sembrano “invisibili”, ovvero i senza fissa dimora ed i poveri. Qui trovate la sua lettera di presentazione ed, In allegato, la sua proposta politica.

Francesca è un esempio di onestà, serietà e preparazione. 



 Finalmente, abbiamo un’opportunità per realizzare concretamente il RINNOVAMENTO…NON SPRECHIAMOLA!!!Il 29 DICEMBRE ANDIAMO A VOTARE e SCRIVIAMO BONOMO!!!!!!!!!!!!


Allo stesso tempo, per quanto riguarda la preferenza maschile, vi invito a fare una scelta di esperienze e competenza, ossia Stefano LEPRI. Persona di grandissima probità e serietà, dalle qualità umane rare, è consigliere regionale, unico candidato maschio renziano ammesso al voto, pur ancor giovane, vanta una lunga carriera politica ed amministrativa, essendosi occupato principalmente di Servizi Sociali e Sanità, prima come assessore nel comune di Torino ed ora in consiglio regionale. E’ stato uno dei protagonisti della battaglia contro l’ignobile chiusura dell’Ospedale Valdese di San Salvario. Con lui, potremo rinnovare la politica realmente, senza rinunciare alle competenze, ma mandando in parlamento una persona che non vi è mai stata prima.

Quindi, per quanto riguarda la preferenza maschile, vi invito a scrivere LEPRI!!!




IL RINNOVAMENTO, PER DAVVERO…
Il 29 DICEMBRE VAI A VOTARE E SCRIVI BONOMO e LEPRI!!!!!!!!!


Abbiamo bisogno di voi, vi prego di diffondere questo appello o, comunque, di contattare tutti i vostri amici e conoscenti, per darci in questa grande impresa!!!! Potete anche diffondere l'evento FB .


A breve, ulteriori aggiornamenti.


Io sono a disposizione per qualunque, domanda, richiesta, suggerimento, segnalazione. Mi potete raggiungere ai seguenti recapiti:


Cellulare: 327 6790470

E-mail: riccardo.tassone@gmail.com

Blog: http://rcgtassone.blogspot.com

Pagina FB: http://www.facebook.com/groups/215714068549565/permalink/253858624735109/?comment_id=253888898065415&notif_t=like#!/riccardocgtassone


R. C. G. Tassone 

giovedì 6 dicembre 2012

HA (RI-)VINTO BERSANI, MA…

Buongiorno a tutti,
vi riporto di seguito alcune brevi e pacate riflessioni circa l’esito del secondo turno delle primarie svoltesi lo scorso 2 dicembre.

  •       Innanzi tutto, complimenti vivissimi alla persona di Pierluigi Bersani, certamente individuo onesto e competente. Sono certo che, se riuscirà a vincere, sarà un ottimo premier; la mia preoccupazione, semmai, è sull’efficacia del personaggio come CANDIDATO Premier. Temo che, passata l’euforia post-primarie ed il conseguente lievitare dei sondaggi, ci potremmo dover confrontare con un brusco calo di consenso dovuto allo scarso “appeal” del candidato. Spero di sbagliarmi...

  •       In secondo luogo, rinnovo il ringraziamento per le migliaia di volontari che hanno reso tutto questo possibile. Essendo stato uno di loro, vi posso assicurare che si è trattata di un’esperienza veramente faticosa: svegliarsi alle 6 di mattina per recarsi al seggio, passarvi circa 15 ore di seguito, scrivere continuamente fino a farsi venire i crampi (in particolare nel I turno), effettuare gli scrutini, compilare i registri, sistemare i seggi, trasmettere i dati e (per i Presidenti) andare fino alle sedi di partito per consegnare i materiali; il tutto per due domeniche di fila. Vi posso assicurare, non solo che si è trattato di un’esperienza fisicamente molto pesante, me è anche assai raro che, oggi, qualcuno sia disposto a profondere, in modo volontario, un impegno di questo tipo, in particolare per la politica ed, in particolare, la domenica. GRAZIE A TUTTI!!!!!!!

  •         Di seguito sono riportati alcuni dei risultati:

-        Dato nazionale: Bersani vince col 60, 3% contro il 39,3% di Renzi.
-       Dato regionale piemontese: Bersani vince col 57,7% contro 42,2% di Renzi (migliore del dato nazionale di circa 3 punti).
-       Dato provinciale di Torino: Bersani vince col 60,1% contro il 39,8% di Renzi (allineato al dato nazionale, migliore di pochi decimi di percentuale).
-       Dato Circoscrizione 8: Bersani vince col 57,7% contro il 42,3% di Renzi (allineato al dato regionale, migliore di 3 punti rispetto al dato nazionale!)

Personalmente, non sono molto soddisfatto di questi dati. Ho sempre detto che non mi sarei mai aspettato una vittoria di Renzi, ma, francamente, mi attendevo un risultato leggermente migliore al I turno ed uno decisamente migliore al II. Configuravo un risultato più simile a 56% a 44%, ma evidentemente, il voto degli “altri” candidati, è stato più automaticamente trasferito di quanto mi sarei immaginato.

  •         Cercherò, però, ora, di indagare su come siano composti i voti bersaniani al II turno:

-       Voti d’apparato: I voti più strettamente legati alla campagna messa in campo dai “militanti” di lungo corso (del tipo “ciao caro, grazie di essere venuto!”), dai segretari e dai notabili della nomenklatura.
-    Pensionati CGIL: E’ ovvio che Bersani raccoglie il voto delle fasce più alte d’età, ma è anche vero che, come sempre, lo zoccolo duro del voto a Bersani è costituito dai Pensionati CGIL che costituiscono il blocco principale di quel sindacato e che sono ancora legati ad un modo di pensare vicino all’ “apparato”.
-    Moderati di Portas: Il partito di Giacomo Portas (ex-presidente della Circoscrizione 3, in quota Forza Italia), che ha garantito il sostegno a Bersani, è ancora una volta, stato decisivo per il successo del segretario, in particolare a livello locale (in Piemonte fa circa il 10%!!!)
-    Voti trasferiti dagli altri candidati: Tutti i candidati sconfitti al I turno si sono coalizzati col segretario in funzione anti-Renzi. Guadando i dati, pare proprio che Renzi abbia sostanzialmente raccolto gli stessi voti del I turno, segno che, effettivamente, la quasi totalità dei voti di Vendola, Puppato e Tabacci si sono trasferiti sul segretario, in modo pressoché automatico. Ciò è indice di una mobilitazione molto efficace, ma forse anche della paura di diventare ininfluenti in caso di vittoria del candidato rinnovatore ed è possibile che si sia avviata, nei confronti di Renzi, una reazione simile, nell’elettorato del centrosinistra, a quella che per decenni ha caratterizzato l’opposizione a Berlusconi. Onestamente, non mi immaginavo questo automatismo ed è evidente che, alla fine, non è stato il voto d’opinione a prevalere.

  •      Certo, l’ennesima figuraccia regolamentare non ha giovato. La scelta di limitare la partecipazione al secondo turno alla stessa platea elettorale del primo è stata semplicemente insensata: quando si è mai visto un ballottaggio in cui si limita il corpo elettorale? E respingere tutte le richieste di partecipazione successiva, perché “non giustificate” (come a scuola)? Assurdo! Fare andare tutti i “nuovi” votanti alla sede provinciale del partito? Risibile! Speriamo di non perdere questi voti alle politiche. Certo, ha sbagliato anche Renzi a dire di andare lo stesso ai seggi, ma, devo dire che, almeno nel mio seggio, non vi sino stati particolari problemi.

  •     Analizziamo ora i dati. Bersani ha ottenuto 1.393.990 voti al primo turno, mentre Renzi ne ha conseguiti 1.103.790: ora, supponendo che i voti conseguiti da Renzi e Bersani provengano in gran parte da elettori di “area PD” o affini (non credo alla teoria dell’inquinamento da destra) significa che l’elettorato di area PD è fortemente diviso, non tanto fra due personalità, quanto piuttosto fra due metodologie, due idee di partito radicalmente diverse. Al ballottaggio, in cui possiamo considerare che abbia votato una rappresentativa di tutta la platea del centrosinistra, appare chiaro che un 40% di tutto l’elettorato ha scelto quella via del rinnovamento totale.

  •           Ebbene, alla luce di queste percentuali e della piega che stanno prendendo gli eventi, si può dire che Renzi, o meglio ciò che Renzi rappresentava, ha vinto. Le percentuali ottenute, se commisurate al fatto che tutto l’establishment stava per il 97% da una parte, ci dicono che l’apparato post-PCI e la nomenklatura ventennale del partito, per la prima volta, incominciano a vedere erosa la propria base di consenso. Sebbene tale blocco si sia, ancora una volta, rivelato vincente, si può avere la sensazione che, finalmente, sia stata aperta una breccia e che sia stato avviato un processo che, d’ora in poi, risulterà irreversibile. La nomenklatura si è garantita un ultimo giro, ma possiamo ragionevolmente essere certi che sarà l’ultimo. Se Renzi avesse vinto, sarebbe stata una rivoluzione immediata, la stella della maggior parte dei dirigenti attuali sarebbe tramontata ed il sistema stesso sarebbe entrato in grave crisi. Tuttavia, nonostante la sconfitta, queste primarie ed, in particolare, la candidatura di Renzi hanno raggiunto, come detto, gran parte del loro scopo. Siamo partiti con un gruppo dirigente che dava la sensazione di avere fatto i conti senza l’oste, configurandosi un schema precostituito, in vista di una certa (nella fantasia di qualcuno) vittoria alla politiche. Invece, la candidatura di Renzi, oltre ad avere sparso una grande quantità di entusiasmo ed ottimismo, ha avuto l’effetto di instradare lo stesso Bersani (che forse, segretamente, ha riso sotto i baffi) verso un percorso di rinnovamento che, altrimenti, difficilmente avrebbe potuto avviarsi: vedasi il contemporaneo ritiro di D’Alema, Veltroni ed altri elementi di spicco della nomenklatura, vedasi le continue dichiarazioni di Bersani sull’importanza del rinnovamento. Tutto ciò sarebbe accaduto se Renzi non si fosse candidato o avesse ottenuto una percentuale molto più bassa? Non vorrei essere nei panni del segretario, nei prossimi mesi, quando si troverà a fronteggiare gli appetiti delle correnti che si sono attaccate a lui come un mitilo sullo scoglio e non potrà soddisfarle tutte perché, ormai, tutti, da lui, si attendono un passo avanti. Credo che ormai, il vento del rinnovamento abbia iniziato a soffiare e sarà davvero molto difficile arrestarlo. In questo senso affermo che Renzi ha vinto…

  •       Per quanto mi riguarda, siamo solo all’inizio. Al di là della persona di Matteo Renzi, con quale, come sapete, mi dividono molte questioni di contenuto, io continuerò (non più solo) questa battaglia per il rinnovamento vero del partito, un rinnovamento che deve essere innanzitutto di metodologie, ma che non può prescindere dal cambiamento delle persone, perché i metodi sono radicati nelle persone e se non cambiamo le persone, se non mandiamo avanti una classe dirigente che sia davvero innovativa, priva di cooptazioni e di prassi consolidate da decenni, non possiamo cambiare quei metodi. Il sistema politico attuale è al tramonto, ma non è ancora tramontato e noi dovremo tutti impegnarci per dare seguito a questo processo, a partire dalle prossime sfide che ci si parano davanti a cominciare dalle Primarie per i Parlamentari che dobbiamo assolutamente implementare, facendo sì che siano primarie vere, non i soliti arzigogoli con regole limitative, tipo fare votare solo gli iscritti, o simili. Io porterò avanti queste istanze e spero di non essere da solo a percorrere questa strada che ci dovrà portare a realizzare ALTrE PROSPETTIVE.


La sfida è appena incominciata…


R. C. G. Tassone
- Vicecapogruppo PD, Circoscrizione 8
- Tesoriere Federale dei Giovani Democratici di Torino