Buongiorno a tutti,
nella giornata di mercoledì 5 giugno, il Consiglio della Circoscrizione 8 ha approvato un Odg in cui si chiede chiarezza circa il destino dell'Ospedale Valdese. Poichè in questo priodo ricopro, di fatto, l'incarico di capogruppo, ho sentito il bisogno di intervenire in dichiarazione di voto.
Di seguito riporto il testo del mio intervento.
Grazie signor Presidente,
mi sento in dovere di intervenire, a nome del gruppo che oggi rappresento, sul presente ordine del giorno, dal momento che esso tocca da vicino uno dei punti qualificanti del programma col quale ci siamo presentati davanti agli elettori.
"L'Ospedale Valdese è un presidio sanitario importante per l'intera città, con punte di eccellenza sanitaria da più parti riconosciute”. Queste le parole dell’allora candidato sindaco Piero Fassino, pronunciate in campagna elettorale, prima di visitare l’ospedale stesso e che bene riassumono l’importanza di quest’ultimo, non solo come un presidio sanitario fondamentale del nostro territorio, col quale mantiene un forte rapporto, ma come, appunto, elemento di eccellenza della sanità Piemontese, patrimonio di competenze e professionalità, tali da attirare pazienti anche da fuori della Provincia di Torino, come posso testimoniare personalmente. Potrei riportare alcuni numeri, che sottolineano l'importanza della struttura, ma eviterò per non annoiarvi.
Eppure la Giunta Regionale, prima nella persona dell’assessore Ferrero e ora del Presidente Cota (dal momento che quest’ultimo non ha ancora sento il bisogno di affidare le delega ad un nuovo assessore), non solo da l’impressione di non essere affatto interessata a tutelare questa importante istituzione sanitaria, ma persiste in un’inaccettabile latitanza rispetto alle nostre istanze che chiedono chiarezza e risposte. L’Assessore non ha ritenuto di partecipare all’incontro svoltosi in quest’aula lo scorso marzo, limitandosi ad inviare una lettera in cui assicurava che il Valdese “non chiuderà”, affermazione che non rassicura affatto sulla volontà di ripristinare la piena funzionalità dell’ospedale, progressivamente ridimensionato: il trasferimento della farmacia interna non è che l’ultima evidenza di questo processo di svuotamento. Né la Circoscrizione ha ottenuto alcuna risposta all’ordine del giorno, che richiedeva rassicurazione su questa delicata vicenda, trasmesso alla Giunta lo scorso 30 marzo.
Ancor meno conforto troviamo nel piano sanitario predisposto dalla regione, non a caso osteggiato da un grandissimo numero di amministrazioni locali, come testimoniato dalla manifestazione svoltasi lo scorso 28 giugno, contro una riforma sanitaria, evidentemente ispirata al modello lombardo e alla finalità di separare l’ospedale dal territorio, che potrebbe portare al drastico ridimensionamento dei servizi ospedalieri, come la chiusura del pronto soccorso di Venaria e Avigliana. E di certo ancor meno conforto ci concedono le conseguenti dichiarazioni rilasciate alla Stampa il giorno successivo, dal Direttore della Sanità Pubblica Monferino, che ha parlato di “riconversioni” di piccoli ospedali, vocabolo che alle nostre orecchie suona molto come “tagli” e ha vagheggiato una futura maggiore presenza dei privati all’interno del sevizio sanitario piemontese.
Tutto questo non ci sorprende da parte di una Giunta Regionale, la cui legittimità stessa è recentemente stata messa in discussione da note sentenze giudiziarie e che, dopo appena un anno di vita, è incappata, oltre che nelle proteste sul piano sanitario di cui si è parlato, nel grave scandalo proprio della sanità, che ha portato alle dimissioni l’assessore Ferrero
Signor Presidente, alla luce di tutto ciò, il Gruppo Consigliare del Partito Democratico voterà convintamene il presente ordine del giorno, in quanto crediamo, anche grazie all’intermediazione del comune, che, almeno su una questione così delicata come quella della tutela dell’Ospedale Valdese, che investe direttamente il nostro territorio, il Presidente Cota ci debba finalmente delle risposte.
Grazie.
R. C. G. Tassone