Cari amici,
in riferimento al seguente articolo (http://www.ottoinforma.it/?p=10915) comparso sul giornale online OttoInforma, ed al susseguente dibattito nella sezione commenti e via mail, ho ritenuto di inviare anch'io un commento per chiarificare la mia posizione. Per ragioni a me ignote, tale commento non è stato pubblicato (e non mi è stata nemmeno data comunicazione sul perchè), pertanto, ho ritenuto di pubblicarlo in questa sede, affinchè possiate conoscere il mio pensiero sul tema "Night Buster".
Cari lettori di Ottoinforma,
ero presente alla commissione in questione e, premettendo
che non mi pare opportuno accusare di demagogia i cittadini che esprimono
un’opinione diversa dalla nostra (può essere una metodologia accettabile nei confronti
di altri rappresentati politici, non dei cittadini), ci tengo a proporre
qualche puntualizzazione e considerazione.
L’articolo in questione è chiaramente orientato a sostenere
una “tesi” e come tale, è opportuno spiegare meglio lo svolgimento dei fatti.
Il taglio che i coordinatori competenti hanno dato alla commissione è stato di
natura prettamente tecnica: hanno invitato i tecnici di GTT e dell’Agenzia
della Mobilità per fare il punto circa il servizio “Night Buster”, non per fare
delle proposte di variazione o potenziamento. Solo nel corso del dibattito, che
ha assunto subito un taglio piuttosto politico, in cui i consiglieri hanno, per
lo più, illustrato le loro opinioni in merito all’”idea” di Night Buster,
qualche consigliere ha ipotizzato, di sua iniziative, delle ipotesi di
variazione, su cui i coordinatori hanno, in chiusura, risposto. Non mi risulta
affatto che siano stati utilizzati termini quali “eliminazione” o
“congelamento” e certo non da parte dei consiglieri di maggioranza, né si è “deciso”
nulla, dal momento che le commissioni non hanno alcun potere decisionale.
Personalmente, ho espresso un’opinione che si può riassumere
più o meno così. Il servizio “Night Buster” nasce con la lodevole finalità di
preservare la salute e la sicurezza dei frequentatori di locali e degli altri
utenti della strada. Uno scopo nobile da parte dell’amministrazione, ma che
risponde anche ad una logica politica ben precisa: la presa d’atto di una
situazione “di fatto” e l’implementazione di una strategia volta alla riduzione
del danno. Ora, per quanto rispetti l’argomentazione del “flusso di danaro che crea questa movida tanto
additata”, ritengo che la priorità dell’amministrazione dovrebbe essere
un’altra, ossia preservare la salute cittadini (sia residenti che utenti della
movida), non incoraggiando, ad esempio, forme di divertimento quali la sbronza
fino all’alba e, soprattutto, mirando a “decongestionare”, o comunque a non
incrementare, la presenza di persone, nelle zone critiche, nelle fasce critiche,
già assolutamente al limite.
Non so se il servizio Night Buster in sé, o un suo eventuale
potenziamento, possa “favorire” la movida, ma certo trasmette un messaggio ben
preciso: “bevete quanto volete, perché tanto il comune vi accompagna a casa
senza rischi”, un messaggio, cioè di deresponsabilizzazione.
Ed allora, ben mi sono guardato dal dire che il servizio
Night Buster, che come molti dicono, è un servizio che funziona, vada
“eliminato” di punto in bianco; eppure, alla luce del fatto che, come emerso
sia dal dibattito in commissione, sia dalla discussone online, si tratta di un
servizio usufruito non solo dagli utenti della movida, ma anche da molti
cittadini che hanno l’esigenza di spostarsi per altre finalità durante la
notte, quando il trasporto pubblico è pressoché assente, vorrei provare a
sollecitare una diversa riflessione. Perché non proporre un ragionamento più
complessivo? Perché, in futuro, non ripensare politicamente al funzionamento
dell’intero servizio pubblico notturno, magari reimpiegando le notevoli risorse
investite sul Night Buster, realizzando delle forme di trasporto finalizzate
non o non solo alla frequentazione dei locali, ma anche ad altre esigenze?
Perché, ad esempio (ma è solo un esempio, appunto), non immaginare, con quelle
risorse, un’estensione degli orari della metropolitana?
Riguardo ad un possibile “potenziamento” del servizio Night
Buster, durante la commissione non mi sono espresso, proprio perché non era un
tema all’ordine del giorno della commissione e che è emerso solo alla fine del
dibattito, per iniziativa di una consigliera, che aveva particolarmente a cuore
l’argomento. Ovviamente, nessuno può essere contrario ad un potenziamento del
servizio di trasporto pubblico, ci mancherebbe, ma c’è una questione politica.
Il problema principale della movida non è, come ha scritto qualcuno, quello
delle macchine e dei parcheggi, semmai si tratta di una problematica
collaterale. Per risolverla, si sta ragionando, con l’amministrazione centrale,
della possibilità di istituire, di concerto con i residenti, una ZTL notturna
ed una serie di parcheggi riservati ai residenti nelle aree più critiche. Si
tratta di un ipotesi che, personalmente, mi trova molto d’accordo, ma che deve
essere attuata con razionalità: a mio modo di vedere l’obiettivo dovrebbe
essere duplice; da un lato, la pressoché totale eliminazione del traffico
veicolare e del parcheggio selvaggio nelle zone critiche, ma, dall’altro lo
scoraggiare le persone dal giungere in massa nelle zone in questione, così da
decongestionarle. Fermo restando che la diminuzione del numero di auto
circolanti è una mia priorità (io vado in biciletta e vorrei fare in modo che
molte più persone lo facessero), se si istituisse la ZTL notturna e, contestualmente,
si rafforzasse il Night Buster, l’effetto “disincentivo” verrebbe meno e si
otterrebbe, forse, di contrastare l’effetto secondario, il traffico ed il
parcheggio, ma non il primario, quello più, impattante, la densità eccessiva di
persone in quelle zone.
Ovviamente, da amministratori, se arriverà una proposta
specifica, la esamineremo in modo laico ed equilibrato, come sempre, ma allo
stesso tempo, non si può negare che l’orientamento prevalente emerso da quella commissione,
sia dai consiglieri, che dai cittadini che dagli stessi operatori commerciali,
sia stato non certo favorevole a queste ipotesi, e di ciò, un’amministrazione
non può che tenere contro. Un suggerimento finale assolutamente non polemico:
invito i cittadini che si sino espressi su questo tema via web, ad iscriversi
alle commissioni di lavoro, così potranno essere informati della loro
convocazione e venire a portarci direttamente il loro contributo.
Distinti saluti.
Riccardo Tassone (Capogruppo PD, Circ. 8)