DEMOCRAZIA, LEGALITA', PROGRESSO

sabato 17 maggio 2014

Commissione sul servizio "Night Buster"

Cari amici,
in riferimento al seguente articolo (http://www.ottoinforma.it/?p=10915) comparso sul giornale online OttoInforma, ed al susseguente dibattito nella sezione commenti e via mail, ho ritenuto di inviare anch'io un commento per chiarificare la mia posizione. Per ragioni a me ignote, tale commento non è stato pubblicato (e non mi è stata nemmeno data comunicazione sul perchè), pertanto, ho ritenuto di pubblicarlo in questa sede, affinchè possiate conoscere il mio pensiero sul tema "Night Buster".


Cari lettori di Ottoinforma,
ero presente alla commissione in questione e, premettendo che non mi pare opportuno accusare di demagogia i cittadini che esprimono un’opinione diversa dalla nostra (può essere una metodologia accettabile nei confronti di altri rappresentati politici, non dei cittadini), ci tengo a proporre qualche puntualizzazione e considerazione.

L’articolo in questione è chiaramente orientato a sostenere una “tesi” e come tale, è opportuno spiegare meglio lo svolgimento dei fatti. Il taglio che i coordinatori competenti hanno dato alla commissione è stato di natura prettamente tecnica: hanno invitato i tecnici di GTT e dell’Agenzia della Mobilità per fare il punto circa il servizio “Night Buster”, non per fare delle proposte di variazione o potenziamento. Solo nel corso del dibattito, che ha assunto subito un taglio piuttosto politico, in cui i consiglieri hanno, per lo più, illustrato le loro opinioni in merito all’”idea” di Night Buster, qualche consigliere ha ipotizzato, di sua iniziative, delle ipotesi di variazione, su cui i coordinatori hanno, in chiusura, risposto. Non mi risulta affatto che siano stati utilizzati termini quali “eliminazione” o “congelamento” e certo non da parte dei consiglieri di maggioranza, né si è “deciso” nulla, dal momento che le commissioni non hanno alcun potere decisionale.

Personalmente, ho espresso un’opinione che si può riassumere più o meno così. Il servizio “Night Buster” nasce con la lodevole finalità di preservare la salute e la sicurezza dei frequentatori di locali e degli altri utenti della strada. Uno scopo nobile da parte dell’amministrazione, ma che risponde anche ad una logica politica ben precisa: la presa d’atto di una situazione “di fatto” e l’implementazione di una strategia volta alla riduzione del danno. Ora, per quanto rispetti l’argomentazione del “flusso di danaro che crea questa movida tanto additata”, ritengo che la priorità dell’amministrazione dovrebbe essere un’altra, ossia preservare la salute cittadini (sia residenti che utenti della movida), non incoraggiando, ad esempio, forme di divertimento quali la sbronza fino all’alba e, soprattutto, mirando a “decongestionare”, o comunque a non incrementare, la presenza di persone, nelle zone critiche, nelle fasce critiche, già assolutamente al limite.

Non so se il servizio Night Buster in sé, o un suo eventuale potenziamento, possa “favorire” la movida, ma certo trasmette un messaggio ben preciso: “bevete quanto volete, perché tanto il comune vi accompagna a casa senza rischi”, un messaggio, cioè di deresponsabilizzazione.

Ed allora, ben mi sono guardato dal dire che il servizio Night Buster, che come molti dicono, è un servizio che funziona, vada “eliminato” di punto in bianco; eppure, alla luce del fatto che, come emerso sia dal dibattito in commissione, sia dalla discussone online, si tratta di un servizio usufruito non solo dagli utenti della movida, ma anche da molti cittadini che hanno l’esigenza di spostarsi per altre finalità durante la notte, quando il trasporto pubblico è pressoché assente, vorrei provare a sollecitare una diversa riflessione. Perché non proporre un ragionamento più complessivo? Perché, in futuro, non ripensare politicamente al funzionamento dell’intero servizio pubblico notturno, magari reimpiegando le notevoli risorse investite sul Night Buster, realizzando delle forme di trasporto finalizzate non o non solo alla frequentazione dei locali, ma anche ad altre esigenze? Perché, ad esempio (ma è solo un esempio, appunto), non immaginare, con quelle risorse, un’estensione degli orari della metropolitana?

Riguardo ad un possibile “potenziamento” del servizio Night Buster, durante la commissione non mi sono espresso, proprio perché non era un tema all’ordine del giorno della commissione e che è emerso solo alla fine del dibattito, per iniziativa di una consigliera, che aveva particolarmente a cuore l’argomento. Ovviamente, nessuno può essere contrario ad un potenziamento del servizio di trasporto pubblico, ci mancherebbe, ma c’è una questione politica. Il problema principale della movida non è, come ha scritto qualcuno, quello delle macchine e dei parcheggi, semmai si tratta di una problematica collaterale. Per risolverla, si sta ragionando, con l’amministrazione centrale, della possibilità di istituire, di concerto con i residenti, una ZTL notturna ed una serie di parcheggi riservati ai residenti nelle aree più critiche. Si tratta di un ipotesi che, personalmente, mi trova molto d’accordo, ma che deve essere attuata con razionalità: a mio modo di vedere l’obiettivo dovrebbe essere duplice; da un lato, la pressoché totale eliminazione del traffico veicolare e del parcheggio selvaggio nelle zone critiche, ma, dall’altro lo scoraggiare le persone dal giungere in massa nelle zone in questione, così da decongestionarle. Fermo restando che la diminuzione del numero di auto circolanti è una mia priorità (io vado in biciletta e vorrei fare in modo che molte più persone lo facessero), se si istituisse la ZTL notturna e, contestualmente, si rafforzasse il Night Buster, l’effetto “disincentivo” verrebbe meno e si otterrebbe, forse, di contrastare l’effetto secondario, il traffico ed il parcheggio, ma non il primario, quello più, impattante, la densità eccessiva di persone in quelle zone.

Ovviamente, da amministratori, se arriverà una proposta specifica, la esamineremo in modo laico ed equilibrato, come sempre, ma allo stesso tempo, non si può negare che l’orientamento prevalente emerso da quella commissione, sia dai consiglieri, che dai cittadini che dagli stessi operatori commerciali, sia stato non certo favorevole a queste ipotesi, e di ciò, un’amministrazione non può che tenere contro. Un suggerimento finale assolutamente non polemico: invito i cittadini che si sino espressi su questo tema via web, ad iscriversi alle commissioni di lavoro, così potranno essere informati della loro convocazione e venire a portarci direttamente il loro contributo.

Distinti saluti.



Riccardo Tassone (Capogruppo PD, Circ. 8) 

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