RIFORMA DEL DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO: UNA NECESSITA’ IMPROROGABILE
La Circoscrizione 8 ha istituito una apposita commissione
per fare una proposta in merito.
Convinzione comune di chi si impegna quotidianamente
nell’attività circoscrizionale è che il funzionamento dell’attuale assetto del
decentramento amministrativo sia alquanto deficitario. E’ diffusa la
frustrazione per la difficoltà che un ente di prossimità, il quale deve
mantenere un rapporto diretto coi cittadini, incorre nel riuscire effettivamente
e rispondere alle richieste e alle istanze che gli stessi cittadini portano
avanti. Questo accade, invero, per molte ragioni, anche politiche, ma
principalmente per limiti di tipo normativo e finanziario rispetto a quelle che
sono le competenze effettive dell’ente decentrato e le limitazioni di risorse
disponibili per potere effettuare interventi concreti. Troppe volte accade che,
quando un cittadino si presenta da un consigliere per chiedergli di risolvere
un problema, questi è costretti a rispondergli “non abbiamo le competenze per
farlo”, oppure “non ci sono fondi per farlo”. Manca, attualmente, per gli
amministratori circoscrizionali, una connessione diretta con gli organi che
effettivamente possono agire, il che rende assai difficoltoso, per
l’istituzione, riuscire a dare risposte ai cittadini e agli elettori. Ciò
rischia di aumentare il solco (ahimè, ormai quasi un burrone) fra i cittadini e
la politica.
E’ necessario mettere i rappresentati istituzionali nella
condizione di dare queste risposte. In una città delle dimensioni di Torino, l’ente decentrato è
l’unica antenna di collegamento tra cittadini e amministrazione, purché sia in
grado di funzionare.
In effetti, oggi assistiamo ad una forte tendenza
all’accentramento amministrativo (anche a causa di una certa spinta demagogica
e antipolitica), con l’indebolimento degli enti periferici (abolizione
provincie, tagli agli enti locali, limitazione della loro autonomia, ecc.), la
riduzione conseguente degli spazi di democrazia e la menomazione della
rappresentatività. In questo contesto, non trovo sorprendente che qualcuno
possa immaginare una destrutturazione delle circoscrizioni, il che, per le
ragioni esposte, sarebbe un disastro in termini di partecipazione dei cittadini
e di selezione della classe politica (in una città metropolitana, le
circoscrizioni sono l’unica sede in cui si può formare la nuova classe
dirigente)!
La Circoscrizione 8 ha ritenuto fondamentale dare un segnale
di inversione di tendenza, ed ha deciso di istituire una Commessione Speciale (che
si è insediata ieri e non da luogo ad alcun tipo di retribuzione), di cui ho
l’onore di essere stato eletto presidente, il cui fine è di fare una proposta
all’amministrazione centrale di una seria riforma del decentramento amministrativo.
Il tentativo è già stato fatto più volte in passato, in particolare,
nell’ultimo mandato con la cosiddetta Bozza Levi, ma è sempre abortito,
principalmente per mancanza di volontà politica. Si è ritenuto che fosse
fondamentale fare un nuovo tentativo, che, questa volta, partisse dal “basso”,
anziché dall’"alto”.
Le linee di azione sulle quali si muoverà la commissione sono
le seguenti, in ordine di priorità
- Ridefinizione
delle competenze dell’amministrazione centrale e decentrata, utilizzando come
linea guida la rimozione di quelle sovrapposizioni di competenze che rendono
più farraginoso l’iter amministrativo.
- Revisione
del meccanismo di gestione delle risorse umane ed economiche, con la
costituzione di un bilancio proprio dell’ente decentrato e l’introduzione di
forme di autosostenibilità finanziaria.
- Revisione
della struttura istituzionale, che dovrebbe prevedere uno status giuridico
autonomo per l’ente decentrato, l’evidenza esterna della giunta e la
sostanziale separazione tra consiglio e giunta.
Il tutto con un’ottica che tenga in considerazione il
possibile sviluppo della “Città Metropolitana”.
E’ importante segnalare, che, nel corso dell’ultimo
Consiglio, l’Assessore Passoni ha illustrato il Bilancio Previsionale 2012,
garantendo che di decentramento, a livello centrale, si incomincerà a parlare
molto presto.
Al termine dei propri lavori, la Commissione presenterà il
risultato delle sua attività al Consiglio, il quale approverà un documento che
incaricherà il Presidente a portare la nostra proposta all’Assessore al
Decentramento.
Speriamo che sia la volta buona!
Riccardo Tassone
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