DEMOCRAZIA, LEGALITA', PROGRESSO

domenica 23 settembre 2012

Pensiero Politico: Giudizio sul Governo Monti


Cari lettori,
vi propongo un nuovo paragrafo della sezione "Pensiero Politico" dedicata al mio giudizio sul
 Governo Monti. Mi dispiace di non essere in grado di pubblicare questi aggiornamenti con la celerità
 che desidero, ma, purtroppo è difficile riuscire a fare tutto...



1.2            GIUDIZIO SUL GOVERNO MONTI

Oggi, o almeno fino a qualche settimana fa, il tema dominante, all’interno del PD e di tutto l’agone politico era il “giudizio sul Governo Monti”. Mi sembra opportuno, quindi, chiarire subito questo punto.

Il giorno della caduta di Berlusconi, fu un giorno di grande gioia per me e, soprattutto, di grande sollievo. La festa popolare che si scatenò per le strade di Roma, sotto il Quirinale, fu la giusta condivisione collettiva di un momento, così a lungo atteso, che per me e, credo, per molti altri, rappresentò un momento di liberazione dalle tenebre della corruzione, dell’immoralità e della rovina.

Accanto ai sentimenti di sollievo, però, subito si affacciarono quelli di inquietudine. Non si era trattato della rovinosa caduta sotto la pressione di un’opinione pubblica ed un parlamento finalmente consapevoli della realtà, ma, piuttosto, di un’operazione, orchestrata, in qualche modo, dal Capo dello Stato, giustificata da una situazione di estrema difficoltà economica e sociale che solo le dimissioni del tragico governo in carica, avrebbero potuto, forse, arginare.

In qualche modo, sembrava già tutto scritto, tutto tracciato verso questo fantomatico governo di salvezza nazionale, di cui, in realtà, si vociferava da tempo. Il mio partito, in quel difficile frangente, dovette prendere una decisione assai difficile, per molti aspetti amara; fu chiamato “gesto di responsabilità”, ma, a mio modo di vedere, era esattamente ciò cui, una buon parte del partito, ambiva da molto tempo.

Io compresi le ragioni di quella decisione, ma, fin da subito, fui consapevole delle criticità che essa presentava ed ebbi paura di quella che avrebbe potuto essere l’evolversi della situazione. Le mie paure nascevano da considerazioni prettamente politiche. Quella “strana maggioranza” (per altro del tutto legittima da un punto di vista costituzionale, visto che i governi sorgono e cadono in parlamento e non nelle urne!) era costruita tramite l’asse tra il PD ed il PdL, ossia quel partito che, a modo di vedere di chi scrive, aveva condannato il paese ad un incancrenimento morale, culturale e del rispetto civico, portandolo sull’orlo del baratro. Inoltre, avevo avuto modo di sentire parlare e di leggere Mario Monti in alcune circostanze e l’impressione che ebbi fu di un uomo, certo, molto stimabile e competente sul piano professionale, ma con valori assolutamente divergenti dai miei: un uomo di destra (“vera”, si intende, non come Berlusconi), di ispirazione fortemente liberale, il cui obiettivo principale era di tutelare i mercati e le banche, a scapito dei diritti e della qualità della vita degli strati sociali inferiori.

Le mie previsioni, come immodestamente spesso accade, furono, ahimè, azzeccate, anzi, le cose andarono perfino oltre e le mie paure si rivelarono completamente giustificate. Provvedimenti quali la riforma delle pensioni, la Spending Review, i tagli alla sanità, la Riforma del Welfare, la penalizzazione degli enti locali, ecc., mentre nulla si è fatto per attaccare i privilegi delle classi più abbienti, redistribuire la ricchezza, colpire i giganteschi patrimoni e le rendite, ne sono la più evidente dimostrazione. Oh, io non sono affatto ostile alla tassazione, ma forse, bisognerebbe andare a colpire gli altissimi redditi, i grandi patrimoni ed il lusso, piuttosto che tartassare gli immobili della povera gente. E tutto, giustificato dalla venerazione di una nuova divinità spauracchio: “lo Spread”. Al fine supremo di ridurre lo spread, tutto si è giustificato, peccato che, fino a qualche settimana fa, lo spread si trovasse a livelli confrontabili con quelli di un anno fa e abbia dimostrato di avere un andamento erratico e schizofrenico, sensibile ad ogni minimo battito d’ali di farfalla che si verifica in Europa e nel Mondo.

E’ evidente che il debito pubblico non deve essere aumentato e, dove è possibile, diminuito (altrimenti annienteremmo anche il futuro delle prossime generazioni, dopo aver già distrutto quello della nostra), ma ciò deve essere fatto in modo progressivo e NON sotto la dittatura dei mercati (dai quali, evidentemente, i signori sopracitati sono “influenzati”), per migliorare l’equità, i diritti sociali e per redistribuire la ricchezza.
L’unico risultato positivo che mi sento di attribuire a questo governo, è stato, apparentemente, un’azione finalmente efficace di contrasto all’evasione fiscale.

Ma, laddove il Governo Monti ha davvero toccato il fondo, è stata la totale mancanza di rispetto dimostrata nei confronti degli Enti Locali. L’ulteriore drastico taglio dei trasferimenti, con la beffa che il gettito dell’IMU andrà per metà allo stato centrale, che ha messo in ginocchio i comuni, molti dei quali hanno fatto davvero fatica a chiudere i bilanci e ora si trovano sulla soglia del default (anche a causa del famigerato patto di stabilità, che questo governo ha confermato). Per non parlare poi, dell’abolizione, di punto in bianco (con un’operazione, a mio modo di vedere, ben al di là della legittimità costituzionale) dei consigli provinciali eletti e delle giunte e del taglio, scongiurato in calcio d’angolo, ma solo per questo mandato, delle retribuzione degli amministratori circoscrizionali, operazione che avrà l’effetto di arrestare totalmente ogni tipo di ricambio della classe politica locale e di fare sì che solo i pensionati ed i ricchi potranno permettersi di impegnarsi nella politica e nell’amministrazione!

Tutto ciò denota una scarsissima considerazione per la partecipazione democratica, perché gli organi degli enti locali sono soggetti ad elezione e ciò dimostra mancanza di rispetto per la volontà dei cittadini. Del resto, anche altri atteggiamenti del governo Monti sono improntati a questa logica, come i continui ricorsi ai decreti legge e i voti di fiducia, il crescente fastidio che il Presidente del Consiglio dimostra nei confronti dei partiti e del Parlamento, per non parlare poi, della sensazione che lui ed il Capo dello Stato (iperattivo rispetto alla sonnolenza dimostrata ai tempi del governo Berlusconi), stiano “lavorando” per ridurre al minimo la campagna elettorale (magari anticipando le elezioni), quindi la dialettica democratica e preparare la strada ad un nuovo governo Monti! Questa è una logica accentratrice ed aziendalista, addirittura peggiore di quella messa in campo dal governo Berlusconi! Me la posso aspettare da un governo fatto di tecnici liberali, ma il PD che fa in questo contesto?

Altro che Monti bis, occorre andare in una direzione totalmente diversa!

sabato 15 settembre 2012

Manutenzione al Valentino: Buca e Touret

Cari lettori,
nell'intento di continuare a tenervi aggiornati circa l'attività amministrativa della Circoscrizione 8, vi informo che due problematiche da me segnalate prima dell'estate presso il Parco del Valentino, sono state risolte. In particolare, in Viale Virgilio, dietro il Castello del Valentino, il manto stradale presentava un notevole avvallamento che avrebbe potuto provocare seri problemi ai ciclisti ed ai pedoni; il vicino Touret in riva al Po, presentava un getto leggermente troppo lungo che produceva un piccolo allagamento.

Ringrazio Coordinatore alla II Commissione Marco Addonisio e, sopratutto, il Geometra Gallione che, in seguito alla mia segnalazione, sono intervenuti facendo riempire la buca e aggiustando il flusso del Touret.

Le seguenti foto mostrano la situazione prima e dopo l'intervento

Inoltre, ho constatato che anche il grande mucchio di foglie e rifiuti che si trovava lì accanto e che avevo fatto presente nella mia segnalazione, è stato considerevolmente ridotto.


R. C. G. Tassone

domenica 9 settembre 2012

Nasce "ALT(r)E PROSPETTIVE: Vogliamo darci una mossa?"!!!!!!!!




Carissimi lettori,
questo è un momento molto importante per la politica torinese. Dopo lunghi sforzi, protratti per molti mesi, da parte del sottoscritto e di altri, sta finalmente venendo alla luce l'associazione "ALT(r)E PROSPETTIVE: Vogliamo darci una mossa?".

Si tratta di un progetto al quale stiamo lavorando da diverso tempo, che, speriamo, possa dare una "scossa" reale di rinnovamento, al fine di sparigliare le carte dell'ingessatissimo panorama politico del PD Torinese e nazionale, inserendo un cuneo robusto negli arrugginiti ingranaggi della stantia dinamica interna del PD, rompendo schemi consolidati, equilibri, rendite di posizione e ambizioni autoconservative delle vecchie (e meno vecchie) “glorie” della politica torinese.

L’aggregazione è sorta inizialmente intorno ad un nucleo di “ragazzi” del PD che si sono associati per sostenersi vicendevolmente alle elezioni amministrative circoscrizionali di Torino del 2011, contro la lobby delle correnti che puntavano a “piazzare” i loro uomini nei consigli (per lo più, molto meno giovani), portando ottimi risultati! In seguito è cresciuta, fino ad includere, oggi, 19 "soci fondatori", dei quali la maggior parte sono amministratori di Torino e provincia, e si costituisce ora in associazione, come centro di elaborazione politico-culturale all'interno del Partito Democratico.

Noi "fondatori" di AP siamo tutti giovani di età compresa fra i 21 ed i 31 anni, ci siamo già confrontati con la sfida elettorale e, conseguentemente, col consenso dei cittadini, collezionando una buona dote di preferenze. La nostra carica di entusiasmo giovanile si combina col senso di responsabilità e con l'esperienza che ci viene dalla quotidianità dell’attività amministrativa, creando una miscela “positivamente esplosiva”.

La nostra iniziativa può essere considerata come un tentativo, forse tardivo, ma necessario, di arrestare la caduta verticale di credibilità e di qualità della classe politica (che costituisce un fatto oggettivo). La proposta che facciamo è molto lontana dalla risposta populista, individualista, licenziosa della destra berlusconiana, come dalla retorica antipolitica di tipo sfascista e qualunquista del duo Grillo-Casaleggio. Eppure cercheremo di interpretare quelle istanze virtuose di innovazione, che sono molto sentite oggi nella cittadinanza e che il grillismo sfrutta a suo vantaggio, mentre, invece, i partiti faticano ad intercettare.
La politica deve essere totalmente rinnovata, nei metodi, nelle idee, ma soprattutto nelle persone. Noi crediamo nei partiti e riteniamo che debbano continuare ad essere il fondamento della democrazia, ma pensiamo anche che devano diventare qualcosa di molto differente da ciò che sono ora!
Il nostro obiettivo non è, quindi, quello di abbattere i partiti, ma di SALVARLI, RIFONDANDOLI! A cominciare, naturalmente dal PD, nel quale continuiamo a credere fortemente.

Poiché detesto l’ipocrisia, sarò molto sincero. Non sarà una sfida facile, verremo ostacolati in tutti i modi dalla “nomenklatura”, verremo insultati, sbeffeggiati, attaccati. E, noi stessi, non siamo perfetti, siamo uomini e donne, giovani, ragazzi, ma pur sempre persone, con le nostre debolezze, i nostri difetti, la nostra inesperienza e la nostra inefficienza di esseri umani; abbiamo già sperimentato tutto ciò in questo passaggio costitutivo e abbiamo certamente già collezionato degli errori.

Vogliamo rappresentare una speranza, nulla di più, nulla di meno, ma la speranza è fondamenta per la costruzione del futuro.

Vogliamo lanciare una sfida nuova alla politica, vogliamo proporre un modo differente di vedere la stessa.

Vogliamo proporre ai cittadini, al PD ed al paese ALT(r)E PROSPETTIVE e vogliamo fare in modo che il nostro partito, finalmente, “si dia una mossa”!

Vi invito quindi a seguirci e ad appoggiarci, aderendo all’Associazione, venendo a sostenerci all’interno delle sedi di partito dagli attacchi che ci verranno portati, partecipando alle nostre iniziative e aiutandoci ad elaborarle ed a portarle avanti.

Non vi elencherò qui i nostri valori ed i nostri progetti, perché potete trovarli nel nostro manifesto che giace qui sotto, ma, lasciatemi dire che vogliamo fare in modo che questa associazione sia uno strumento di partecipazione, attraverso il quale, i cittadini possano riprendere, finalmente, in mano il controllo dei processi politici, dei partiti e delle sorti comuni.

Al seguente link, trovate la Pagina FB dell'Associazione, alla quale vi invito, se lo vorrete, a mettere "Mi piace", a seguirla ed a stimolare i vostri contatti a fare altrettanto.

Grazie per l’attenzione.



                             R. C. G. Tassone
 -     Consigliere della Circoscrizione 8 di Torino (San Salvario, Cavoretto, Borgo Po)
·       ViceCapogruppo PD
·       Presidente delle Commissioni Uniche Scuole d’Infanzia e Nidi d’Infanzia
·       Presidente della Commissione Speciale per il Decentramento

-           --      Tesoriere Federale dei Giovani Democratici della Provincia di Torino

 -   Fondatore dell’associazione “ALT(r)E PROSPETTIVE: Vogliamo darci una mossa?”



------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 



MANIFESTO ASSOCIAZIONE “ALT(r)E PROSPETTIVE: Vogliamo darci una mossa?”





I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi
 di onestà, di coerenza, e di altruismo.
Sandro Pertini


Noi abbiamo un futuro incerto ma non scappiamo di fronte alle difficoltà, perché crediamo nel nostro Paese e vogliamo renderlo migliore.

Noi crediamo nella vera eguaglianza, perché “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Noi crediamo nella Democrazia, nella Politica e nei Partiti, ma anche nella necessità di un loro profondo rinnovamento nei metodi, nelle proposte e soprattutto nelle persone che li guidano, perché “o muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo”.

Noi crediamo nella rappresentatività, nel dialogo, nel rispetto del pluralismo e della diversità d’opinione, a cominciare dal confronto interno ai partiti, in quanto "la libertà accordata ai soli partigiani del governo, la libertà accordata ai membri di un solo partito [...] non è una vera libertà. La libertà sarà sempre quella dell’uomo che pensa altrimenti. [...] La libertà perde ogni virtù appena diventa un privilegio”.

Noi crediamo in un modello economico più equo e sostenibile e nella finanza etica, perché il PIL non basta a misurare il benessere delle persone, perché la tutela del mercato e l’abbattimento dello spread non possono essere il fine unico e dominante della politica; prima del denaro ci sono le persone.

Noi crediamo che la terra sia un bene prezioso, fonte del cibo e della vita ed è per questo che pensiamo sia meglio difendere il paesaggio, preservare la natura, gli animali ed i loro diritti e non continuare ad occupare terreni agricoli, perché “gli alberi e le erbe e ogni cosa che cresce o che vive in questa terra non hanno padrone”.

Noi crediamo che gli oggetti debbano essere riutilizzati e riciclati, perché il mondo è troppo bello per essere riempito di rifiuti.

Noi crediamo nel risparmio e nell’efficienza energetica, nella sfida delle energie rinnovabili e nella riduzione delle emissioni, perché il riscaldamento globale rappresenta una grave minaccia per la nostra generazione, nonché quelle future ed in un sistema isolato, l'entropia è una funzione non decrescente nel tempo.
Noi crediamo nell’Europa integrata e solidale, vogliamo gli Stati Uniti d’Europa, perché uniti per davvero si è più liberi e più forti.

Noi crediamo che “l’arte e la scienza sono libere”, nonché nella promozione del merito e nella valorizzazione delle eccellenze; crediamo che ricerca, istruzione e cultura siano strumento di riscatto sociale delle persone, ma anche motore dello sviluppo del Paese.

Noi crediamo nel valore del lavoro e pensiamo che pagare un lavoratore 4 euro lordi l'ora e costringerlo a scegliere tra i suoi diritti e il suo posto di lavoro, sia una vergogna. Punto!

Noi crediamo nella legalità, nella moralità, nella sicurezza e nella sobrietà e riteniamo che i comportamenti pubblici e privati delle classi dirigenti non debbano essere sfiorati da alcuna ombra, alcun dubbio, alcun sospetto: "la questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale, perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del Paese e la tenuta del regime democratico.”

Noi crediamo nella soggezione delle Autorità Giudiziarie soltanto alla Legge, come garanzia della tutela dell’eguaglianza dei cittadini e nell’indipendenza della Magistratura come potere autonomo dello Stato, senza condizionamenti di interessi politici o di altro tipo, perché "non basta parlare per avere la coscienza a posto: noi abbiamo un limite, noi siamo dei politici e la cosa più appropriata e garantita che noi possiamo fare è di lasciare libero corso alla giustizia."

Noi crediamo nella verità, nel contrasto all’omertà ed a tutte le Mafie e vogliamo che le Istituzioni siano sempre trasparenti e scevre da ogni macchia, mistero o ombra; Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Peppino Impastato sono i nostri eroi e “la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione ed avrà quindi anche una fine”.

Noi crediamo nella parità di genere perché “senza donne non c'è rivoluzione”.

Noi crediamo nei valori della Resistenza e nella Costituzione perché ciò che abbiamo lo hanno conquistato i Partigiani con la lotta e con il sacrificio della propria vita e “dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione."

Noi crediamo che il nostro posto sia a fianco dei più deboli, perché difendere le ragioni di chi ha pochi mezzi significa dare più forza ai diritti di tutti e “non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra diseguali”.

Noi crediamo che gli immigrati siano una risorsa importante, che lo scambio interculturale non possa che arricchirci vicendevolmente e che la cittadinanza non dipenda dal colore della pelle delle persone, bensì da quanto esse si sentano parte integrante del Paese in cui vivono, studiano, lavorano… di quel Paese che hanno contribuito a far crescere e progredire.


Noi siamo un gruppo di ragazzi, cresciuti ascoltando De André, Rino Gaetano, Bruce Springsteen, Vasco, i Muse, gli U2… Sentiamo di non essere appesantiti da fardelli ideologici perché “nati” assieme al Partito Democratico. Molti di noi sono già stati eletti nei Comuni e nelle Circoscrizioni, abbiamo esperienza nell’assumerci delle responsabilità e nel gestire la cosa pubblica con scelte concrete. Ci mettiamo insieme per rilanciare la politica, il Partito Democratico e la sua classe dirigente, per aiutare il nostro territorio ed il nostro Paese, con la determinazione, il coraggio e l’entusiasmo della nostra età, perché “quando cadono i grandi tocca ai piccoli guidare.”

Crediamo che “senza scintilla non si possa accendere il fuoco” e che, in questo momento, l'imperativo sia  “Fare o non Fare: non c'è provare”. Adesso è ora di cambiare, di portare nuovi volti, di elaborare nuovi programmi, di investire su una classe dirigente migliore.

La nostra associazione è un luogo di elaborazione che permetterà al PD di crescere, di rinnovarsi e di indicare, per il futuro del nostro Paese, ALT(r)E PROSPETTIVE.

Forse siamo dei sognatori, del resto solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero”, ma se lo siamo, non siamo gli unici, il nostro impegno sarà intenso, costante e coerente, perché siamo convinti che “non ci sarà chiesto se siamo stati credenti, ma credibili”.



Elenco Fondatori (in ordine alfabetico):

Riccardo Tassone (Vicecapogruppo PD presso Circoscrizione 8. Tesoriere Federale dei Giovani Democratici di Torino)


Francesca Bonomo (Consigliera presso Comune di Barbania)
Matteo Cavallone (Capogruppo PD presso Comune di Collegno. Segretario Federale dei Giovani Democratici della Provincia di Torino)
Ludovica Cioria (Vicesegretaria dei Giovani Democratici della Città di Torino)
Paolo Cugini (Consigliere presso Comune di Rivalba)
Lorenzo D’Agostino (Coordinatore I Commissione presso Circoscrizione 9)
Francesco Daniele (Coordinatore Sport e Politiche Giovanili presso Circoscrizione 3. Vicesegretario Federale dei Giovani Democratici della Provincia di Torino)
Paolo De Francia (Capogruppo PD presso Comune di Rivoli)
Emanuele Gaito (Presidente I Commissione presso Comune di Grugliasco. Segretario dei Giovani Democratici di Collegno e Grugliasco)
Sara Grimaldi (Consigliera PD presso Circoscrizione 4)
Luca LippoliS (Ex segretario dei Giovani Democratici di Torino)
Mattia Maggiora (Coordinatore I Commissione presso Circoscrizione 3)
Dennis Maseri (Coordinatore IV Commissione presso Circoscrizione 2)
Michele Mastrogiacomo (Capogruppo PD presso Circoscrizione 2)
Alberto MORO (Vicecapogruppo PD presso Comune di Moncalieri)
Lorenzo Pulie Repetto (Consigliere PD presso Circoscrizione 4. Segretario dei Giovani Democratici della Città di Torino)
Marco Tilelli (Consigliere PD presso Comune di Rivoli)
Fabio Domenico Trocino
Daniele Valle (Presidente Circoscrizione 3)

Ripresa attività e RUOTA PANORAMICA!


I prossimi impegni amministrativi della Circoscrizione 8 saranno:

  •  VI Commissione, lunedì 10/09/2012, ore 14:30. ODG: Parere su Deliberazione di  Iniziativa Popolare avente per oggetto "Tutela delle Aree Agricole Periurbane e Nuovi Indirizzi per la Realizzazione di Orti Urbani nella Città di Torino."
  • V Commissione, lunedì 10/09/2012, ore 16, presso Nido d'Infanzia “Le Coccinelle”, Corso Sicilia 28. ODG: Incontro con la Cooperativa PRO.GES a seguito dell'affidamento del servizio di gestione del Nido d'Infanzia "Le Coccinelle". Molto interessante perché consentirà ai cittadini ed ai consiglieri di confrontarsi con la cooperativa che ha avuto in concessione, dopo l’entrata in vigore del nuovo assetto di gestione “esterna” di alcuni Nidi d'Infanzia Torinesi, l'unico Nido della Circoscrizione 8 coinvolto in tale riorganizzazione.
  • V Commissione, giovedì 13/09/2012, ore 16:30. ODG: Cine Teatro Baretti - Progetto "Piccolo Cantiere d'Arte edizione 2012-2013".


Vi propongo, ora, un breve resoconto e riflessione sulla commissione congiunta dello scorso 6 settembre, sulla questione della “Ruota Panoramica” al Valentino.



Cari lettori,
con questo primo articolo inauguro, come promesso, la sezione "Attività Amministrativa" del blog.

L'attività della Circoscrizione è ripresa giovedì scorso, con una II-V-VI Commissione molto partecipata che verteva sulla possibilità di installare una Ruota Panoramica nel Parco del Valentino. Si tratta di una proposta dell'AGIS, a nome di una cordata di imprenditori, che hanno offerto alla città di installare, a loro spese, la suddetta struttura, investendo un capitale importante. Essa dovrebbe sorgere tra l'asse di Corso Massimo D'Azeglio e Viale Medaglie d'Oro, all’altezza dell'istituto Galileo Ferraris.

Esordisco affermando che la commissione è incominciata con il piede sbagliato, perché il Vicepresidente Regionale dell'AGIS (oltre a costringerci ad incominciare la commissione circa 20 minuti dopo l’orario previsto, a causa del ritardo suo e dell’altro relatore) ha esordito con un’invettiva contro la Città di Torino che, a suo dire, tiene la sua organizzazione nel limbo da due anni, senza dare una risposta definitiva a loro che sono degli imprenditori e che, quindi, necessitano tempi certi e che sono disposti a fare un investimento importante per la città!

Nel corso mio intervento, ho risposto pacatamente che mentre gli imprenditori perseguono interessi privati, l'amministrazione pubblica deve tutelare interessi pubblici, che, a modo di vedere di chi scrive, vengono prima di quelli privati e che, quindi, essa si deve prendere i giusti tempi e seguire gli opportuni criteri per valutare l’implementazione di opere di questa portata.

Quasi tutti i cittadini che sono intervenuti hanno riportato grandi perplessità sull'opportunità di realizzare l'opera, con differenti argomentazioni, molte delle quali si concentravano sulla sostenibilità, di questa opera, in rapporto al Parco del Valentino, trattandosi di un parco aulico, già sottoposto a gravi stress, a causa della presenza di autovetture all’interno, dei numerosi locali di movida già presenti, ecc.

Anche da parte di alcuni consiglieri è trapelato un certo scetticismo, mentre tanto il capogruppo del PD, quanto il Coordinatore alla II Commissione hanno auspicato che l'intervento venga legato ad una rivisitazione strutturale complessiva dell'area del Parco, in particolare per quanto concerne la viabilità.

Devo dire di essere assai dispiaciuto dell’atteggiamento tenuto da alcuni consiglieri che hanno attaccato i cittadini che contestavano il progetto, affermando che in Italia vi è un no pregiudiziale a qualsiasi opera, scatenando una certa reazione dei cittadini stessi. Ora, trovo questo atteggiamento molto poco adeguato da parte di coloro che dovrebbero rappresentare i cittadini all’interno delle istituzioni, in particolare in un organo quale la circoscrizione che ha la sua ragione d’essere, proprio nella partecipazione dei cittadini. Non mi sorprende che oggi la politica sia così mal vista dai cittadini e dagli elettori, se i suoi esponenti li trattano in questo modo.

Personalmente, nel corso del mio intervento, ho esordito sottolineando il fascino del progetto che potrebbe davvero essere una grande attrattiva turistica, anche per la caratterizzazione particolare della nostra città e del suo paesaggio peculiare.

Tuttavia, ho esternato tutta una serie di gravi perplessità sull'opportunità di realizzare l’opera:

-        Si tratterebbe dell’ennesima iniziativa di interesse privato che sorgerebbe sul suolo pubblico, con tutta una serie di ricadute, quindi, sull’area circostante. Una politica accettabile solo a causa della gravissima difficoltà economica, ma certo non auspicabile in forma strutturale.
-        Impatto ambientale del cantiere, che, però, in base a quanto ci è stato riferito, dovrebbe durare poche settimane.
-        Inquinamento visivo della struttura, mitigato, però, dalla scelta della posizione che dovrebbe ridurre al minimo l’impatto sul parco.
-        Dubbi sul fatto che, in un epoca in cui l'energia è un bene sempre più prezioso, si realizzi una struttura potenzialmente molto energivora.
-        La questione che mi preoccupa di più, però, è quella strutturale circa la sostenibilità da parte del parco del Valentino, in termini ambientali e di viabilità. Il Parco stesso presenta molti profili peculiari di criticità come il fatto che le autovetture hanno libero accesso all'interno dello stesso il che rende il Parco una sorta di enorme parcheggio, in particolare nei week-end e nelle fasce serali a causa della pressione dei locali notturni circostanti , mentre i vicini parcheggi del V Padiglione e di Piazza Madama Cristina sono quasi sempre vuoti.
E' lecito domandarsi, in questo contesto difficile sotto il profilo della viabilità e non solo, quale potrebbe essere l'impatto di una struttura di questa portata (che, si prevede, richiederà 168 posti macchina, nei momenti di picco, 77 in un momento "normale" e 33 nei momenti tranquilli).
Da questo punto di vista è assolutamente condivisibile e auspicabile l'intervento evocato dal Coordinatore alla II Commissione, Addonisio, finalizzato alla revisione totale del contesto strutturale del Valentino, in particolare per quanto concerne la viabilità ed i parcheggi. Ma deve trattarsi di un intervento molto incisivo che abbia l’effetto di eliminare COMPLETAMENTE la presenza delle autovetture all'interno del Parco Del Valentino. Solo così, credo, l'impatto dell'opera sul parco potrebbe risultar sostenibile.
Ho altresì osservato che mi pare assai peculiare che, all’interno di un parco aulico come il Valentino, non si possano realizzare dei piccoli impianti sportivi pubblici, per un cantiere che ne ha scarsa disponibilità, mentre si possa liberamente realizzare una struttura di questa portata.

Da parte mia non vi è quindi un no a priori, ho ascoltato con attenzione le argomentazioni dei relatori e continuerò a farlo, visto e considerato che, per il momento non c'è stato richiesto alcun parere, ma la mia posizione di partenza è piuttosto scettica.

Vedremo quindi come si evolverà la situazione.

Grazie per l’attenzione ed alla prossima...


R. C. G. Tassone