DEMOCRAZIA, LEGALITA', PROGRESSO

domenica 9 settembre 2012

Ripresa attività e RUOTA PANORAMICA!


I prossimi impegni amministrativi della Circoscrizione 8 saranno:

  •  VI Commissione, lunedì 10/09/2012, ore 14:30. ODG: Parere su Deliberazione di  Iniziativa Popolare avente per oggetto "Tutela delle Aree Agricole Periurbane e Nuovi Indirizzi per la Realizzazione di Orti Urbani nella Città di Torino."
  • V Commissione, lunedì 10/09/2012, ore 16, presso Nido d'Infanzia “Le Coccinelle”, Corso Sicilia 28. ODG: Incontro con la Cooperativa PRO.GES a seguito dell'affidamento del servizio di gestione del Nido d'Infanzia "Le Coccinelle". Molto interessante perché consentirà ai cittadini ed ai consiglieri di confrontarsi con la cooperativa che ha avuto in concessione, dopo l’entrata in vigore del nuovo assetto di gestione “esterna” di alcuni Nidi d'Infanzia Torinesi, l'unico Nido della Circoscrizione 8 coinvolto in tale riorganizzazione.
  • V Commissione, giovedì 13/09/2012, ore 16:30. ODG: Cine Teatro Baretti - Progetto "Piccolo Cantiere d'Arte edizione 2012-2013".


Vi propongo, ora, un breve resoconto e riflessione sulla commissione congiunta dello scorso 6 settembre, sulla questione della “Ruota Panoramica” al Valentino.



Cari lettori,
con questo primo articolo inauguro, come promesso, la sezione "Attività Amministrativa" del blog.

L'attività della Circoscrizione è ripresa giovedì scorso, con una II-V-VI Commissione molto partecipata che verteva sulla possibilità di installare una Ruota Panoramica nel Parco del Valentino. Si tratta di una proposta dell'AGIS, a nome di una cordata di imprenditori, che hanno offerto alla città di installare, a loro spese, la suddetta struttura, investendo un capitale importante. Essa dovrebbe sorgere tra l'asse di Corso Massimo D'Azeglio e Viale Medaglie d'Oro, all’altezza dell'istituto Galileo Ferraris.

Esordisco affermando che la commissione è incominciata con il piede sbagliato, perché il Vicepresidente Regionale dell'AGIS (oltre a costringerci ad incominciare la commissione circa 20 minuti dopo l’orario previsto, a causa del ritardo suo e dell’altro relatore) ha esordito con un’invettiva contro la Città di Torino che, a suo dire, tiene la sua organizzazione nel limbo da due anni, senza dare una risposta definitiva a loro che sono degli imprenditori e che, quindi, necessitano tempi certi e che sono disposti a fare un investimento importante per la città!

Nel corso mio intervento, ho risposto pacatamente che mentre gli imprenditori perseguono interessi privati, l'amministrazione pubblica deve tutelare interessi pubblici, che, a modo di vedere di chi scrive, vengono prima di quelli privati e che, quindi, essa si deve prendere i giusti tempi e seguire gli opportuni criteri per valutare l’implementazione di opere di questa portata.

Quasi tutti i cittadini che sono intervenuti hanno riportato grandi perplessità sull'opportunità di realizzare l'opera, con differenti argomentazioni, molte delle quali si concentravano sulla sostenibilità, di questa opera, in rapporto al Parco del Valentino, trattandosi di un parco aulico, già sottoposto a gravi stress, a causa della presenza di autovetture all’interno, dei numerosi locali di movida già presenti, ecc.

Anche da parte di alcuni consiglieri è trapelato un certo scetticismo, mentre tanto il capogruppo del PD, quanto il Coordinatore alla II Commissione hanno auspicato che l'intervento venga legato ad una rivisitazione strutturale complessiva dell'area del Parco, in particolare per quanto concerne la viabilità.

Devo dire di essere assai dispiaciuto dell’atteggiamento tenuto da alcuni consiglieri che hanno attaccato i cittadini che contestavano il progetto, affermando che in Italia vi è un no pregiudiziale a qualsiasi opera, scatenando una certa reazione dei cittadini stessi. Ora, trovo questo atteggiamento molto poco adeguato da parte di coloro che dovrebbero rappresentare i cittadini all’interno delle istituzioni, in particolare in un organo quale la circoscrizione che ha la sua ragione d’essere, proprio nella partecipazione dei cittadini. Non mi sorprende che oggi la politica sia così mal vista dai cittadini e dagli elettori, se i suoi esponenti li trattano in questo modo.

Personalmente, nel corso del mio intervento, ho esordito sottolineando il fascino del progetto che potrebbe davvero essere una grande attrattiva turistica, anche per la caratterizzazione particolare della nostra città e del suo paesaggio peculiare.

Tuttavia, ho esternato tutta una serie di gravi perplessità sull'opportunità di realizzare l’opera:

-        Si tratterebbe dell’ennesima iniziativa di interesse privato che sorgerebbe sul suolo pubblico, con tutta una serie di ricadute, quindi, sull’area circostante. Una politica accettabile solo a causa della gravissima difficoltà economica, ma certo non auspicabile in forma strutturale.
-        Impatto ambientale del cantiere, che, però, in base a quanto ci è stato riferito, dovrebbe durare poche settimane.
-        Inquinamento visivo della struttura, mitigato, però, dalla scelta della posizione che dovrebbe ridurre al minimo l’impatto sul parco.
-        Dubbi sul fatto che, in un epoca in cui l'energia è un bene sempre più prezioso, si realizzi una struttura potenzialmente molto energivora.
-        La questione che mi preoccupa di più, però, è quella strutturale circa la sostenibilità da parte del parco del Valentino, in termini ambientali e di viabilità. Il Parco stesso presenta molti profili peculiari di criticità come il fatto che le autovetture hanno libero accesso all'interno dello stesso il che rende il Parco una sorta di enorme parcheggio, in particolare nei week-end e nelle fasce serali a causa della pressione dei locali notturni circostanti , mentre i vicini parcheggi del V Padiglione e di Piazza Madama Cristina sono quasi sempre vuoti.
E' lecito domandarsi, in questo contesto difficile sotto il profilo della viabilità e non solo, quale potrebbe essere l'impatto di una struttura di questa portata (che, si prevede, richiederà 168 posti macchina, nei momenti di picco, 77 in un momento "normale" e 33 nei momenti tranquilli).
Da questo punto di vista è assolutamente condivisibile e auspicabile l'intervento evocato dal Coordinatore alla II Commissione, Addonisio, finalizzato alla revisione totale del contesto strutturale del Valentino, in particolare per quanto concerne la viabilità ed i parcheggi. Ma deve trattarsi di un intervento molto incisivo che abbia l’effetto di eliminare COMPLETAMENTE la presenza delle autovetture all'interno del Parco Del Valentino. Solo così, credo, l'impatto dell'opera sul parco potrebbe risultar sostenibile.
Ho altresì osservato che mi pare assai peculiare che, all’interno di un parco aulico come il Valentino, non si possano realizzare dei piccoli impianti sportivi pubblici, per un cantiere che ne ha scarsa disponibilità, mentre si possa liberamente realizzare una struttura di questa portata.

Da parte mia non vi è quindi un no a priori, ho ascoltato con attenzione le argomentazioni dei relatori e continuerò a farlo, visto e considerato che, per il momento non c'è stato richiesto alcun parere, ma la mia posizione di partenza è piuttosto scettica.

Vedremo quindi come si evolverà la situazione.

Grazie per l’attenzione ed alla prossima...


R. C. G. Tassone

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