Mi permetterete di proporvi una
brevissima riflessione circa l’esito delle Primarie per i Parlamentari in
Provincia di Torino ed, in particolare, circa il successo ottenuto da Francesca
Bonomo.
È doveroso esordire con i
ringraziamenti.
Ringrazio, innanzi tutto, il
Partito Democratico ed il Segretario Bersani che ha voluto implementare questo
strumento, pur imperfetto nelle modalità e nelle date, come dirò più avanti, ma
che costituirà una pietra miliare dell’evoluzione della Democrazia in Italia.
Come al solito, non si possono
non ringraziare le centinaia di volontari che hanno reso tutto ciò possibile.
Ringrazio Francesca per essersi
voluta mettere in gioco in una competizione il cui esito non era affatto
scontato, anzi…
Ringrazio i Giovani Democratici
che sono riusciti a convergere, finalmente, in modo compatto, su una proposta unitaria
e credibile.
Ringrazio i ragazzi di ALTrE
PROSPETTIVE che, con tenacia ed un pizzico di follia, sono riusciti nell’impresa
titanica di lanciare la propria Presidente in questa competizione così “statica”.
Ed, infine, ringrazio tutti i
3829 amici, elettori, in particolare, per quanto mi riguarda, quelli della Circoscrizione
8 (dove Francesca è risultata la secondo candidata più votato, la primo nel mio
seggio), che hanno creduto in questo progetto e l’hanno reso possibile.
Che dire, dunque?
Innanzi tutto, esordisco col dire
che, come al solito, i regolamenti delle primarie erano tutt’altro che
perfetti. Da un lato le modalità, ossia il dare la possibilità di votare solo a
coloro che avevano già votato alle altre primarie ed agli iscritti 2011,
dall’altro i tempi strettissimi della campagna e la data infelice scelta sono
stati causa di gravi criticità che hanno limitato molto la partecipazione. Quali
che fossero le ragioni che hanno indotto a maturare tali decisioni, è più che
evidente che queste modalità hanno finito per favorire il voto “fidelizzato”,
quello militante che ha premiato gli uomini di apparato, penalizzando, come più
volte sottolineato da molti, il voto d’opinione. Credo che non sia un caso se,
fra i piazzamenti migliori, ci siano stati quelli di nomi storici e di spicco
nella dirigenza torinese.
Inoltre, sono rimasto davvero
dispiaciuto del fatto che siano stati denunciati dei comportamenti non proprio
commendevoli, da parti da alcuni candidati (http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/gravi-irregolarita-bufera-su-bragantini-8111.html,
http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/dalluganda-vote-for-primarie-8152.html).
Al di là degli episodi fisiologici (tempesta di SMS, ecc.), comunque non
giustificabili, credo che sia importante evidenziare, una volta di più, come
risulterebbe estremamente inopportuna l’utilizzazione dei mezzi del partito per
sostenere le candidature di dirigenti del partito stesso. Si tratta di fatti
gravi che, al più presto, dovranno essere discussi.
Tutto ciò, però, non fa che
rendere più significativa l’affermazione di Francesca Bonomo. Candidata “outsider”, consigliera in un
piccolo comune, è riuscita, in pochi giorni, grazie alla passione ed all’efficiente
impegno dei Giovani Democratici a costruire un consenso che le ha permesso di
risultare la seconda donna più votata.
Il voto a Francesca è stato indubbiamente un voto “di rottura”, è stata la concretizzazione della possibilità da parte degli elettori della Provincia di Torino, di dare un segnale forte al partito ed alla sua dirigenza. Come ha dichiarato oggi Francesca su Repubblica, ella ha “intercettato il voto di protesta di chi, nel PD, chiede il rinnovamento ed è stufo degli apparati (…)”. E, sebbene, come ho sottolineato, gli ”apparati” siano usciti in qualche misura rafforzati da questa competizione, di nuovo, dopo le ultime primarie, sono emersi dei segnali di vero rinnovamento, che non potranno essere ignorati.
Finalmente, i giovani hanno dimostrato di potere competere in questo partito, in particolare, i Giovani Democratici emergono come una organizzazione forte e compatta, che non potrà più essere ignorata, quando non sbeffeggiata (perché, ahimè, è accaduto anche questo), da alcuni dirigenti di partito…
Da oggi, cambia tutto…
Francesca è giovane ed il percorso che le si para davanti è lungo e accidentato, ma sono certo che riuscirà a percorrerlo in modo brillante conseguendo risultati importanti per il nostro paese. Ancora più lungo è il cammino che si para di fronte a tutti “noi”, dove con “noi” intendo tutti coloro che hanno reso tutto ciò possibile. Ma, da oggi, le cose sono cambiate e tutto diventa possibile.
In marcia, dunque, e buon 2013 a tutti…
R. C. G. Tassone
Vicecapogruppo PD, Circoscrizione 8
Tesoriere Federale dei Giovani Democratici