Cari lettori,
lo scorso 28 giugno il
Consiglio della Circoscrizione 8 ha discusso un O. d. G., di cui ero primo
firmatario e che è stato sottoscritto, in tutto, da 9 consiglieri di
maggioranza, che riguardava le politiche che, a nostro avviso, dovrebbero
accompagnare la prossima entrata in funzione del Termovalorizzatore del
Gerbido. In particolare, nel testo, si segnala la necessità che gli organi
competenti implementino politiche mirate a migliorare la quantità e la qualità
della raccolta differenziata, onde far sì che la quantità di rifiuto conferita
al Termovalorizzatore, che, evidentemente, dovrà rappresentarne unicamente la
parte indifferenziabile, sia la minore possibile e della migliore qualità
possibile.
A questo fine, si propone di indirizzare i fondi per le
opere compensative, per migliorare la raccolta porta a porta, piuttosto che per
altre opere, magari pure interessanti, ma, che possono essere giudicate
meno utili.
L’O. d. G. fa seguito
ad una articolo pubblicato qualche settimana fa sullo Spiffero ad opera di Dennis Maseri ed altri (compreso
il sottoscritto): http://rcgtassone.blogspot.it/2012/06/il-termovalorizzatore-come-opportunita.html
.
Di seguito, al fine di
permettere la massima comprensione del documento, vi propongo integralmente il
testo del discorso che ho tenuto in sede di illustrazione, quindi il testo dell’O.
d. G. stesso, che è stato alla fine approvato con 22 presenti, 18 favorevoli, 3
astenuti ed 1 contrario.
Grazie sig.
Presidente,
Il documento proposto
è frutto di un elaborazione di un gruppo di giovani amministratori di Torino e
provincia. È stato approvato all’unanimità
dal Consiglio della Circoscrizione 3 e verrà presentato in altre
circoscrizioni ed in alcuni comuni della provincia.
Punto di partenza è
la constatazione che, a breve (finalmente), entrerà in funzione il Termovalorizzatore
del Gerbido, opera molto contestata, che, a prescindere dall’opinione che si ha
su di esse, certamente avrà un impatto notevole sulla gestione del ciclo dei rifiuti
nella provincia. È quindi opportuno, nonostante la delicatezza dell’argomento, che
se ne discuta!
La valutazione è che
l’entrata in funzione dell’impianto dovrà essere accompagnata da tutte una
serie di politiche, investimenti e campagne di sensibilizzazione.
Intanto, occorre puntualizzare
che la provincia produce 1,1 t\a, il termovalorizzatore al massimo avrà una
capacità di smaltimento massima di 450000 t\a, pari al 40%, in contrasto con la
propaganda che afferma che l’entrata in funzione dell’impianto segnerà la fine
della raccolta differenziata: purtroppo, rimarrà una gran quantità di rifiuto
indifferenziato da smaltire.
Cionondimeno, è
indubbio che impianti di questo tipo siano anche epicentro di interessi
economici molto forti, è inutile girarci in torno, è quindi essenziale vigilare affinché il
funzionamento del Termovalorizzatore sia sempre orientato al bene comune e
risponda a canoni di rispetto della salute dei cittadini. L’impianto può essere
una soluzione necessaria, ma forse non ottimale, né definitiva: al momento è
l’unica alternativa allo sversamento in discarica che, a mio avviso, è uno
scempio ambientale ancora peggiore, ma occorre puntare all’obiettivo di ridurre
il più possibile la quantità di rifiuto conferito al termovalorizzatore ed, in
generale, di far tendere a zero la produzione di rifiuto indifferenziabile.
A questo fine, occorre massimizzare la quantità di
rifiuti riciclati e riciclabili e la loro qualità, dalla quale dipende la
composizione dei fumi (che, ricordo, sono filtrati!) e quindi la salute dei
cittadini.
Occorre, quindi,
migliorare la qualità e la quantità della raccolta differenziata e ciò si
può realizzare appunto attraverso una
serie di politiche che accompagnino l’entrata in funzione del
termovalorizzatore. Innanzi tutto è necessario ampliare la raccolta porta a porta,
presente, al momento, solo in alcune aree. La provincia ha stanziato un fondo a
questo fine, trasferito al comune il quale avrà la discrezionalità sull’area
sulla quale intervenire; con questo documento, si chiede di dare priorità al
quartiere di San Salvario. Al fine di finanziare la raccolta porta a porta, una
strada potrebbe essere quella di impiegare a tal fine, le cosiddette opere di
compensazione ambientali, piuttosto che su altri progetti, di ben più ampio
respiro, magri interessanti, ma che potrebbero essere giudicati meno utili.
Infine, accanto a
tutto ciò, è necessario portare avanti politiche e campagne di
sensibilizzazione mirate alla riduzione degli imballaggi e alla preferenza per
prodotti sfusi e facilmente riciclabili e riutilizzabili.
In questa fase,
quindi, il Termovalorizzatore è da considerare un’opera necessaria, ma, anche
come tutela dell’interesse pubblico su quello privato, deve essere una tappa
intermedia in un percorso di diminuzione della produzione di rifiuti in generale
e indifferenziabili in particolare. Anche al fine di scongiurare la costruzione
di un secondo impianto che sarebbe, quello sì, una vera iattura.
Grazie.
ORDINE DEL GIORNO
OGGETTO: Sviluppo
della raccolta porta a porta e della cultura ambientale in vista della messa in
funzione del Termovalorizzatore del Gerbido.
CONSIDERATO CHE
-
Il territorio della Provincia di Torino produce 1,1 milioni di tonnellate
di rifiuti all’anno ed il termovalorizzatore, avendo una capacità massima di
450.000 tonnellate all’anno, riuscirà a smaltire solo il 40% dei rifiuti
prodotti.
-
La raccolta porta a porta, che ha reso Torino la terza città d’Italia (tra
quelle con più di 100.000 abitanti) per differenziazione dei rifiuti, è già
attiva solo in parte del territorio circoscrizionale.
-
Che molti cittadini, anche residenti in territori con raccolta porta a
porta, non eseguono una corretta differenziazione dei rifiuti.
IL CONSIGLIO DELL’VIII CIRCOSCRIZIONE
RITIENE
-
Che la tutela della salute dei cittadini dell’VIII Circoscrizione e della
città tutta debba rappresentare una priorità dell’Amministrazione Comunale.
-
Che l'obiettivo dell’incremento del riciclo e della riduzione della
quantità dei rifiuti indifferenziabili non possa prescindere da politiche
volte al riuso dei prodotti, alla riduzione degli imballaggi e
alla vendita di prodotti sfusi.
-
Che la realizzazione del termovalorizzatore non possa e non debba far venir
meno la necessaria tensione degli attori istituzionali coinvolti verso un progressivo
incremento della raccolta differenziata.
-
Che questo processo richieda un lungo percorso di investimenti economici e
culturali, tali per cui, nel frattempo, resta necessario che la nostra
Provincia si doti di questa
infrastruttura.
IMPEGNA
Gli
Assessori all'Ambiente della Città di Torino e della Provincia di Torino
-
A potenziare la raccolta differenziata, garantendo la massima copertura del
territorio circoscrizionale e a stanziare i fondi necessari per l’incremento
della raccolta porta a porta nel territorio della Circoscrizione VIII ed in
tutto il territorio cittadino.
-
A destinare a questo scopo i fondi delle c. d. “opere di compensazione”,
ritenendo prioritaria, anche per la valorizzazione degli immobili dei nostri
quartieri, la crescita della raccolta differenziata porta a porta rispetto alla
realizzazione di altre, più costose, opere.
-
A prevedere l’installazione di centrali di monitoraggio della qualità
dell’aria ed a rendere accessibili in tempo reale i dati dei relativi
rilevamenti.
-
Ad attivare nel territorio della Circoscrizione VIII progetti
volti sia ad informare la cittadinanza sia ad incentivare comportamenti
virtuosi attraverso specifici laboratori scolastici sul riuso e sulla
riduzione degli imballaggi, specifiche iniziative di sostegno dei punti di
distribuzione e vendita di prodotti sfusi o comunque con imballaggi
ridotti e di facile riciclo/riuso.
Primo firmatario: Riccardo Tassone (vicecapogruppo Partito
Democratico)
Seconda Firmataria: Daniela Pautasso (gruppo Partito Democratico)
Altri firmatari:
Manuela Riente
(coordinatrice Sottocommissione Sport, gruppo Partito Democratico)
Ivano Corriero
(gruppo Partito Democratico)
Paola Parmentola
(coordinatrice V Commissione, gruppo Partito Democratico)
Andrea Demasi
(coordinatore III Commissione, gruppo Partito Democratico)
Giovanni Bresciani
(coordinatore IV Commissione, gruppo Moderati)
Mattia Cogato
Baraldo (coordinatore I Commissione, gruppo Partito Democratico)
Mario Bovero
(capogruppo Moderati)
Torino, 20 giugno 2012
R. C. G. Tassone